Quante volte sentiamo dire: “non ci sono più le stagioni di una volta”. Frase probabilmente troppo spesso abusata, ma che sembrerebbe perfettamente adatta per descrivere il contesto meteo delle ultime settimane tra l’Europa ed il Mediterraneo. La siccità ed il caldo estivo si sono impossessati in modo anomalo di buona parte del Continente Europeo, ma la stessa cosa non si può evidentemente dire di vasti settori nord-africani, ove si sono intrufolate masse d’aria instabile.
Le correnti atlantiche hanno dovuto fare i conti con i blocchi anticiclonici, convogliando qualche impulso fortemente instabile fin sulle Canarie e sul Marocco. Di recente, un mulinello di bassa pressione, isolandosi tra l’Iberia ed il Nord Africa, si è poi trascinato lentamente verso est, portando precipitazioni di notevole portata in Algeria e Tunisia. Scenari di maltempo fuori stagione che, sommati al caldo intenso e all’effetto orografico della catena montuosa dell’Atlante, hanno generato anche episodi estremi, con conseguenze localmente alluvionali.
Una vera polveriera la parte nord-occidentale dell’Africa in queste ultime settimane: i primi cenni di episodi di forte maltempo risalgono allo scorso 9 maggio, quando un violento temporale aveva colpito la città di Marrakech, facendo cadere ben 50,2 mm d’acqua che hanno sommerso molte abitazioni e strade, creando grossi disagi. L’aspetto più significativo del temporale è legato all’eccezionale grandinata che si è abbattuta con violenza sulla città, generando un ambiente davvero surreale.