Caratteristica dell’inverno antartico, a differenza dell’Artico, è il precipitare delle temperature a livelli estremi da fine marzo; nel semestre aprile – settembre i valori medi sono poco differenziati e le minime cadono, ugualmente, in qualunque mese del periodo. Il sommario mensile della base Amundsen-Scott, così come riportato dal Mas (1957-2004; agosto e settembre 1957-2003), dà conto di questa limitata variabilità, caratterizzata da una deviazione standard (seconda colonna) che è la più elevata dell’anno:
Apr. -57,4 °C 2,8 °C
Mag. -58,1 °C 2,1 °C
Giu. -58,6 °C 3,0 °C
Lug. -59,9 °C 3,0 °C
Ago. -59,6 °C 3,0 °C
Set. -59,5 °C 2,7 °C
Come già sottolineato però (www.meteogiornale.it/news/read.php?id=8637), da un punto di vista sistematico il trimestre giugno – agosto va considerato a se stante, anche se non rispecchia l’andamento tipico dell’emisfero boreale; e, per quanto impropria appaia la definizione, rimane quel periodo in cui, nel resto dell’emisfero australe (e, in parte, anche lungo la costa antartica), si sviluppa la stagione invernale.
Nel 2004, con una temperatura media di -63,3 °C, Amundsen-Scott ha fatto segnare un nuovo record. Rispetto alla normale di -59,3 °C (1957-2003), la stagione fa registrare -4,0 °C.
Assunta come limite la soglia dei -60 °C, nei 48 inverni che rappresentano l’archivio della base americana sono 19 quelli che l’hanno toccata o superata (39,6% dei casi):
1966 -60,3 °C 1º. 2004 -63,3 °C
1968 -61,1 °C 2º. 1983 -61,9 °C
1970 -60,0 °C 3º. 1975 -61,8 °C
1971 -61,3 °C 4º. 1976 -61,6 °C
1975 -61,8 °C 4º. 1993 -61,6 °C
1976 -61,6 °C 6º. 1987 -61,5 C°
1978 -61,1 °C 7º. 2003 -61,4 C°
1979 -60,5 °C 8º. 1971 -61,3 C°
1980 -60,1 °C 8º. 1997 -61,3 C°
1982 -60,1 °C 10º. 1968 -61,1 C°
1983 -61,9 °C 10º. 1978 -61,1 C°
1986 -60,2 °C 12º. 2001 -60,7 C°
1987 -61,5 °C 13º. 1979 -60,5 C°
1993 -61,6 °C 14º. 1966 -60,3 C°
1997 -61,3 °C 15º. 1986 -60,2 C°
2000 -60,0 °C 16º. 1980 -60,1 C°
2001 -60,7 °C 16º. 1982 -60,1 C°
2003 -61,4 °C 18º. 1970 -60,0 C°
2004 -63,3 °C 18º. 2000 -60,0 C°
Nei primi dieci anni di osservazioni (prima colonna), l’inverno non è mai giunto a tale soglia fino al 1966; con gli anni Settanta invece, la frequenza aumenta in modo decisivo (6 casi su 10); torna a farsi episodica a cavallo degli anni Novanta, poi riprende nel terzo millennio (4 casi su 5), dove il 2004 spicca quale anomalia negativa (seconda colonna). Questo andamento è sintetizzato dalla tabella delle temperature medie decennali:
1957-'66 -58,23 °C
1967-'76 -60,06 °C
1977-'86 -59,47 °C
1987-'96 -59,01 °C
1997-'04 -60,42 °C
Il forte raffreddamento che s’impone col secondo decennio, viene in gran parte riassorbito in quelli successivi, per poi ripresentarsi, in modo ancor più accentuato, nel periodo 1997-2004.
Ma l’inverno appena trascorso presenta un’altra caratteristica: le temperature medie di tutti i mesi sono andate al di sotto dei -60 °C; un fatto che ha solo tre precedenti, cronologicamente ravvicinati, come mostra la tabella che scompone i valori di giugno (prima colonna), luglio (seconda colonna) e agosto:
1971 -61,8 °C -61,5 °C -60,6 °C
1975 -62,2 °C -62,3 °C -61,0 °C
1978 -60,2 °C -60,4 °C -62,6 °C
2004 -61,7 °C -67,0 °C -61,3 °C
Da notare che, nei tre casi degli anni Settanta, anche settembre fece registrare una media inferiore a -60 °C; al Polo Sud, non si danno altre circostanze di quattro mesi consecutivi con temperature tanto basse.
A contribuire a questo record è stato l’eccezionale valore di di luglio (www.meteogiornale.it/news/read.php?id=8806), a cui però si accompagnano un giugno e un agosto al di sotto della media. Per quanto riguarda il terzo mese dell’inverno, la temperatura minima è stata toccata il 26 agosto con -73,0 °C (cinque i giorni sotto i -70 °C), mentre la massima di -50,2 °C è stata registrata l’8 agosto; in tal modo, la sequenza sotto i -50 °C si è protratta dal 22 giugno all’1 settembre, per un totale di 72 giorni: fatto mai accaduto al Polo Sud, che sorpassa nettamente la precedente sequenza di 46 giorni, registrata fra il 26 giugno e il 10 agosto 1976 (anche se i valori di quell’anno non mostrano lo stesso grado di precisione di quelli odierni).
Il freddo che ha caratterizzato il Polo Sud non è stato, però, un evento generalizzato. Restando nel cuore del continente, a Vostok l’inverno ha fatto segnare una temperatura media di -66,1 °C: un valore superiore sia alla normale 1958-2002 (+0,7 °C), sia a quello del 2002 (ultimo precedente disponibile), quando il trimestre registrò -67,5 °C. Anche la temperatura media di agosto, con -62,3 °C, ha avuto uno scarto di +5,9 °C rispetto alla normale 1958-2002. Fra le particolarità del mese, da segnalare l’escursione del 17 agosto quando, in sei ore, il termometro è balzato da -72,9 °C a -58,3 °C.
Avvertenze
La media di agosto di Amundsen-Scott proviene dalla serie dell’Antarctic meteorological research center, istituto che adotta un metodo di calcolo diverso da quello del British Antarctic survey (Mas), al cui archivio appartengono, invece, i dati utilizzati per i confronti storici; è dunque possibile che, quando la media dell’agosto 2004 sarà pubblicata nel Mas, possa subire una lieve correzione. La media di agosto di Vostok invece, non essendo ancora disponibile, è stata personalmente calcolata sui dati giornalieri delle quattro ore sinottiche (metodo Mas).
Referenze
www.nerc-bas.ac.uk/icd/gjma/pole.temps.html
ftp://ice.ssec.wisc.edu/pub/southpole/