Questo intervento intende fare chiarezza in merito alla non presenza in Italia di un’area di Alta Pressione definibile “anticiclone russo siberiano”.
Che cosa è l’Alta Pressione russo siberiana? Orbene, negli sconfinati ed immensi bassopiani sarmatici che dall’Europa dell’est si estendono fino al Pacifico, durante la stagione invernale si forma una massa di aria gelida in prossimità del suolo. Una sorta di inversione termica su vasta scala frutto della ridottissima radiazione solare, oltre che dall’albedo delle terre coperte di neve.
La temperatura, nei giorni diminuisce senza che intervengano venti furiosi dal Polo Nord, anzi, nel cuore della Siberia orientale, per tutto l’inverno si avranno temperature più basse delle regioni polari, ed il polo termico si posizionerà proprio da queste parti.
In questa regione si è formata un’area di Alta Pressione a carattere freddo, chiamato anche anticiclone termico. Ed il freddo avrà maggiore intensità quanto più intenso sarà l’anticiclone.
L’alta pressione russo siberiana alimenterà di freddo, con i suoi impulsi verso le terre circostanti, raramente giunge in Italia, mentre è frequente la sua influenza verso il Giappone.
In questi giorni si è formato in Europa un potente anticiclone che ha causato un aumento del freddo nei bassi strati atmosferici, cioè ha prodotto delle inversioni termiche. Un fenomeno che ha delle similitudini con quello siberiano, ma il freddo prodotto non è minimamente paragonabile.
Nella regione degli Urali, terra di confine tra Europa ed Asia, così come su tutto il centro nord della Russia europea, scorre una corrente relativamente mite ed umida che viene dall’Atlantico.
In Italia è presente un anticiclone che si estende dall’Oceano Atlantico (Azzorre, Canarie) verso il Mar Caspio.
Dal Mar Caspio verso l’Asia troviamo diverse regioni con l’Alta Pressione: una fascia anticiclonica che si estende per tutto l’Emisfero nord alle latitudini di circa 40°.
In sostanza, l’Italia è investita da una fascia di alta pressione che avvolge tutto il settore settentrionale delle medie latitudini del Pianeta.
Non sono in corso correnti fredde orientali che giustificano la definizione di Italia influenzata dell’alta pressione russa, inoltre la staticità dell’evoluzione meteo, deriva dagli scarsi scambi delle masse d’aria secondo i meridiani.
Da una mappa di analisi della distribuzione dei venti a varie quote atmosferiche, osserverete l’assenza di irruzione di aria fredda verso le basse latitudini di tutto il settore nord del Pianeta.
Tuttavia vorrei sottolineare che dai Balcani e verso l’Italia, è attivo quel che rimane del freddo autoctono d’Europa, che nei bassi strati si fa sentire ancora parecchio nell’Europa centrale, ma nulla ha di familiare con il freddo russo.