L’anticiclone sta alla larga dal contesto europeo e la sua attuale predisposizione, a stare molto alto in Atlantico, favorisce la discesa d’impulsi freddi che vanno ad alimentare il vortice ciclonico, ora stazionante sul comparto centro-occidentale europeo, ma in precedenza posizionato sul Mediterraneo, durante la sua fase di massima aggressività. La nuvolosità, a tratti compatta, interessa dunque diverse zone dell’Europa, causa la presenza di due poli depressionari al suolo, il primo sui Pirenei ed il secondo sulla Polonia. La marginale influenza dell’area ciclonica verso i Balcani, ove avviene il contrasto con aria molto più calda, determina lo sviluppo di celle temporalesche con fenomeni spesso grandinigeni.
La presenza del vortice freddo sta comportando inevitabilmente condizioni meteo ben poco primaverili: anche quest’oggi le zone più penalizzate sono il Belgio, i Paesi Bassi, la Danimarca e la Germania, con temperature diurne che faticano a spingersi oltre i 10 gradi. Ben differente la situazione sulle zone orientali europee, per la risalita d’aria calda d’origine sub-tropicale, che giunge con forza sulle sponde ucraine e russe del Mar Nero, ove si sfiorano facilmente i 30 gradi.
La lunga mano della depressione continentale porta spiccata instabilità su gran parte d’Italia: tuttavia l’assenza di piogge organizzate sta facilitando un miglioramento della situazione dei grandi bacini idrografici sul Nord Italia, messi in precedenza a dura prova dai grandi diluvi: in base alle informazioni dell’Agenzia Interregionale del fiume Po, la piena del Po ha raggiunto il colmo stamattina a Piacenza intorno alle 8 raggiungendo m. 5,60, comunque al di sotto del livello di guardia posto a m.6. Ora la piena si è spostata sul cremonese e proseguirà la sua corsa verso il Delta nelle prossime 24-36 ore, mantenendo un livello di moderata criticità. Per precauzione resta ancora chiuso il Ponte provvisorio di Piacenza, di cui possiamo vedere l’attuale situazione che appare visibilmente migliore rispetto a ieri.
Oltre all’instabilità, va segnalata la presenza di un nuovo impulso nuvoloso sul Mediterraneo: la risalita di un fronte di nubi di matrice nord-africana sta infatti apportando moderate piogge su parte della Sardegna meridionale. Il cielo si è coperto di nubi fin dal mattino, che ora ricoprono gran parte dell’Isola. L’attuale distribuzione delle precipitazioni è ben visibile tramite l’ausilio del radar di proprietà dell’Arpas Sardegna: le tonalità tendenti al giallo individuano le piogge un po’ più consistenti.