Si è interrotta la striscia di 11 mesi di seguito nei quali il clima sull’Italia si è costantemente presentato più caldo di quanto, secondo le medie trentennali, dovrebbe essere. A confermarlo sono i dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR: il mese di maggio si è infatti concluso con un dato d’anomalia complessiva di -0,01°C a livello nazionale rispetto alla media del trentennio compreso fra il 1971 ed il 2000. Un’inezia certo, ma per trovare un’anomalia termica negativa a livello mensile bisogna tornare indietro addirittura ad un anno fa, sempre a maggio, che si chiuse con uno scarto di -0,07°C. In mezzo abbiamo avuto un lungo periodo caldo, che ha racchiuso tutte le ultime stagioni, dall’estate 2013 in poi.
Nella mappa in basso possiamo vedere, più nel dettaglio, la distribuzione delle anomalie termiche di maggio 2014 sul territorio nazionale: in verde sono evidenziate le aree ove ha fatto più fresco del normale (tra 0 e -1°C) e tra queste spiccano le regioni meridionali e soprattutto la Sicilia. Viceversa, sulle rimanenti zone hanno invece prevalso lievi scarti termici positivi dalla norma, pressoché ovunque compresi fra 0 e +0,5°C. Se l’andamento termico è stato molto prossimo alla norma, la stessa cosa si potrebbe dire per le piogge, con un’anomalia di -5% rispetto al normale a livello nazionale: tuttavia tale dato risulta una via di mezzo fra le piogge abbondanti al Sud e sul Medio Adriatico rispetto alla penuria di piogge del Nord.