Una bolla anticiclonica, ben strutturata a tutte le quote, si è decisamente rafforzata sulla parte occidentale dell’Europa, espandendosi anche alle nazioni centrali del Continente: il risultato è che il flusso atlantico appare sempre più relegato ai margini, con le perturbazioni che scorrono molto alte tra l’Islanda e la parte centro-settentrionale della Penisola Scandinava. Non sempre i cieli sono rimasti sereni all’interno del dominio del campo di alta pressione: il Meteosat ci mostra chiaramente la nuvolosità che, trascinata da infiltrazioni d’aria umida oceanica scorre sui bordi settentrionali dell’anticiclone e che ha coinvolto le Isole Britanniche, ma anche Danimarca e Germania. Diffuso soleggiamento sulla Francia e sulla Penisola Iberica, con qualche punta termica di 25-26 gradi.
Sulla parte orientale del Continente Europeo è invece presente una saccatura artica, che ha affondato parzialmente il tiro verso il Mediterraneo Centro-Orientale, coinvolgendo appieno i Balcani, la Grecia ed in parte anche le regioni meridionali dell’Italia, con clima freddo spiccatamente invernale ulteriormente accentuato dai forti venti di Tramontana. Dopo il maltempo del week-end, l’anticiclone almeno da queste parti si fa ancora attendere. Molto freddo in montagna sui maggiori rilievi appenninici del Sud (sulla Sila il termometro non è andato oltre i -2°C), con qualche spruzzata di neve che localmente si è spinta anche a quote collinari pur senza attecchire per temperature di diversi gradi sopra lo zero.
Nel contesto meteo italiano, la parentesi fredda al Sud stride enormemente con il caldo che ha invece fatto presa sul Nord Italia, coadiuvato non tanto dal forte soleggiamento, quanto piuttosto dagli effetti favonici dei venti settentrionali in caduta dalle zone alpine, i quali hanno generato anche ondulazioni orografiche di nubi alte. Le temperature più elevate si sono avute in Piemonte con punte localmente oltre i 25 gradi tra cuneese e torinese: a Bussoleno si sono sfiorati i 28 gradi. Caldo anche ad Aosta e Bolzano, dove si sono sfiorati i 24 gradi, e più in genere su tutte le valli alpine sottovento: valori anomali soprattutto in quota, con punte fino a 15 gradi a 2000 metri d’altezza.