Il potente ciclone tropicale Indlala ha colpito il nordest del Madagascar giovedì 15 marzo. Il ciclone ha fatto “landfall” giovedì mattina, con venti sostenuti fino a 120 miglia orarie e raffiche fino a 150 miglia orarie (240 km/h), nei pressi di Antalaha. Il ciclone ha avuto un impatto devastante sul territorio. Molte scuole dell’area sono state chiuse già da mercoledì. Luce, acqua e telefono mancano in molte località del Madagascar nordorientale. Le notizie sono per ora frammentarie, quindi il bilancio dei danni materiali è molto provvisorio e anche per gli eventuali danni a persone al momento si sa poco.
Sambava, a nord di Antalaha, ha registrato 70 mm di pioggia tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì. Sainte-Marie, a sud dell’area interessata dal landfall, nello stesso periodo ne ha registrati 51. Segnaliamo anche i 76 mm in 24 ore, tra le 6 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, a Nosy Bè.
Iniziando a muoversi nell’entroterra, Indlala si è rapidamente indebolito, per lo meno per quel che riguarda il vento. Alle 0 GMT del 16 marzo, l’intensità massima prevista era di 65 miglia orarie, ma nella giornata di venerdì dovrebbe diminuire a 40 miglia orarie, con la tempesta in spostamento verso sudovest, probabilmente destinata a transitare poco a ovest della capitale Antananarivo. Le piogge torrenziali, localmente favorite anche dalla tormentata orografia dell’isola, dovrebbero proseguire almeno per un paio di giorni, prima sul nord quindi sul centro dell’isola.
Molto caldo in Europa centrale mercoledì 14 marzo. Già ieri abbiamo scritto delle elevate temperature in Germania ed Austria. Anche in Slovacchia si sono raggiunti valori molto elevati per il periodo: Sliac 20,0°C, Kosice 19,4°C, Bratislava 17,7°C (6,0°C la media delle massime di marzo), Poprad 17,5°C. Stesso caldo anomalo in Ungheria: Budapest 19,4°C (10,2°C la media delle massime di marzo), Szeged 18,8°C, Pecs 18,6°C.
Forti contrasti in Medio Oriente giovedì 15 marzo. Mentre freddo, pioggia e neve imperversavano tra Israle, Libano, Siria e Giordania (è caduta la neve ad Amman, capitale della Giordania), come potete leggere su https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15212, le temperature sono salite a livelli molto elevati nell’est e nel sud dell’Arabia Saudita. Wadi ad Dawaser e Sharurah hanno raggiunto i 40°C. Molto caldo anche ad Al Ahsa (massima 39,0°C) e nella capitale Ryiadh (massima 36,1°C, media delle massime di marzo 26,7°C). Solo 11°C la massima di Turaif, nel nord del paese, dove in serata si è poi toccata una minima di 2°C, forse anticipatrice di una gelata tardiva nel mattino di venerdì 16.
Nel nordest del Messico, mercoledì è stata una giornata molto calda per il periodo. La città di Monterrey, per esempio, ha visto il termometro salire a quasi 38°C, 13°C oltre la media. Quasi altrettanto calda Monclova, con la massima di 36°C.