Certo vedere un modello come le GFS, e soprattutto le ECMWF, con quel carico di GPT molto bassi e con quelle temperature alla quota di 500 hpa, oltre i -35 ° C sulle nostre regioni centrali e settentrionali, mi lascia allibito e nello stesso tempo “inerte” e pensieroso. Con quei DAM, che possono significare una quota rappresentativa (di riferimento) stimabile a 1550 mt di -3/4 ° C, possono subire un abbassamento di tale altezza sino ai 1200 mt e, forse anche meno”.
Con questo editoriale non voglio certo negare nulla di quello che succederà sulla nostra Penisola a partire dai primi giorni della settimana entrante e per diversi giorni successivi, ma annotare, con estremo “rammarico”, che questa stupenda “colata polare verticale”, nella sua più bella e fulminate azione, ha dovuto “inutilmente” attendere la stagione primaverile.
Si, molti saranno contenti di questa aspra sferzata in direzione dell’inverno, ma , in qualche maniera è da ritenersi più dannosa che appagante.
L’inverno, ormai conclusosi indegnamente, non potrà mai riscattare quello che noi tutti sappiamo non v’è stato.
Rabbia, forse, e “dolore” di assistere a determinate configurazioni proprio quando queste non hanno alcuna ragion d’essere.
Qualcuno mi ha scritto: “e se questo fosse capitato a gennaio???”. Non posso altro che rispondere che l’inutilità di questo paragone è solo pari ad una battaglia persa, senza appello e senza processo.
Dei “se e dei mai” non possiamo certo “dissetarci”, comunque vada e ovunque sia.
L’unica cosa che mi fa sentire vivo è il fatto che tali configurazioni restano e resteranno sempre dei “capolavori della natura atmosferica”.