Non è certo usuale vede un’irruzione fredda così duratura ed importante nel mese di Marzo, come quella che si profila per i prossimi giorni. L’attacco del gelo dovrebbe prendere di mira principalmente il Nord, senza tuttavia disdegnare un parziale interessamento delle restanti regioni, almeno per quanto concerne le zone adriatiche. La fase clou inizierà da domenica, quando dovrebbe aversi il passaggio di un secondo nocciolo freddo proveniente da est a ridosso delle Alpi. L’azione di sbarramento impostata dalla fascia alpina occidentale potrebbe imprimere il ritorno delle neve fino in pianura sulla Val Padana occidentale.
Ma dove andrà a finire questo secondo blocco d’aria fredda, sospinto sul bordo meridionale dell’anticiclone nordico posizionato fra Inghilterra e Mare del Nord? L’elaborazioni modellistiche restano molto ballerine, ma non è esclusa una sua tracimazione verso il Mediterraneo, nei pressi delle Baleari, fra lunedì 8 e martedì 9 Marzo. Le indicazioni dei modelli GFS ed ECMWF propendono su una soluzione di questo tipo, che potrebbe riuscire ad attivare un’energica area ciclonica con perno subito ad ovest della Sardegna.
Il nocciolo ciclonico parrebbe più intenso ed organizzato nell’ipotesi proposta da GFS ed in questo senso potrebbe essere maggiormente in grado d’attrarre verso il Mediterraneo Occidentale una cospicua parte dell’aria fredda di matrice artico-continentale presente nel cuore dell’Europa. Raffrontando infatti l’evoluzione ad 850 hPa proposta da GFS, rispetto a quella delineata da ECMWF (seconda mappa in basso), vediamo una maggiore spinta penetrativa fredda verso ovest, a supporto della ciclogenesi che dalle Baleari dovrebbe (condizionale d’obbligo) in seguito muoversi verso est, in direzione della Sardegna e del Tirreno.