I residui instabili dell’inizio weekend hanno progressivamente lascia spazio ad un miglioramento del tempo su tutte le regioni. L’anticiclone oceanico, nonostante la sua posizione parzialmente meridiana sulle Isole Britanniche, ha esteso un cuneo stabilizzante in direzione delle nostre regioni, determinando in tal senso un ritorno a condizioni di tempo stabile e sostanzialmente soleggiato lungo tutto lo stivale.
Tuttavia permane l’aria fredda giunta dalla Penisola Scandinava, specie nei bassi strati, alimentando forti ed estese gelate notturne in pianure e valli, specie quelle a clima continentale. I valori minimi hanno toccato diffusamente valori al di sotto delle zero ed anche le massime, a parte locali accezioni, si sono attestate su valori prossimi alle medie stagionali. È lontano, almeno apparentemente, il periodo contraddistinto dall’aria calda di matrice Nord Africana.
Sappiamo difatti che il cuore oceanico dell’anticiclone assicura sì bel tempo, ma l’aria che lo alimenta ha ben altra natura rispetto a quella del subtropicale. Nella notte appena trascorsa abbiamo invece assistito ad una ripresa delle temperature, sensibile all’estremo Sud e sulle Isole Maggiori. Osservando l’immagine satellitare del primo mattino, così come le mappe di previsione, è facile identificarne la causa.
Sul basso Mediterraneo, in prossimità del Portogallo, è possibile distinguere una figura ciclonica in quota, attorno alla quale ruota un vasto corpo nuvoloso che, in queste ore, troviamo esteso dalla Penisola Iberica all’entroterra Nord Africano, con influenza, ancora deboli, sin verso le nostre regioni Meridionali. Proprio le nubi hanno portato alla velatura del cielo durante le ore notturne, limitando così quella dispersione del calore verso l’atmosfera da parte del suolo.
Uno schermo che non ha consentito in tal modo la formazione delle gelate osservabili soltanto la notte precedente. Ancora sull’immagine satellitare. Si nota chiaramente la disposizione anticiclonica sull’Europa Centro occidentale, laddove il cielo risulta pressoché sgombro da nubi. Ad Est dell’Italia si nota chiaramente la nuvolosità, chiara ed evidente, generata dalla possente discesa d’aria fredda dalla Russia Europa fin verso l’Egeo.
Un nucleo gelido Polare staziona difatti tra la Penisola Scandinava e le propaggini orientali delle terre russe, portandosi verso Sud in scorrimento sul bordo orientale dell’alta pressione delle Azzorre. Freddo che non ci interesserà almeno fino all’inizio del weekend, quando invece i modelli di previsione indicano un possibile peggioramento a carattere freddo specie lungo i settori Adriatici.
Evoluzione sulla quale torneremo nel corso dei prossimi giorni. Interessante invece sottolineare come l’estremo Sud e le Isole maggiori potranno venire interessate da passaggi nuvolosi annessi allo spostamento verso Est della goccia fredda portoghese. Già oggi avremo nubi sparse, perlopiù stratiformi, che si porteranno su Sardegna meridionale, Sicilia e Calabria. Su quest’ultime non si esclude la possibilità di locali piovaschi. Sul resto dell’Italia cielo sereno o poco nuvoloso, con temperature stazionarie e venti deboli di direzione variabile.