Eh sì, è proprio così. Chi ha la meteo che scorre nelle vene non può non essere soggetto a repentini sbalzi d’umore. Umore che può cambiare per una miriade di motivi: c’è chi preferisce il bel tempo e cambia umore con nuvole e pioggia, c’è invece chi preferisce nuvole e pioggia e s’incupisce nei lunghi periodi anticiclonici.
Chi lavora, chi studia questa materia è più ricettivo nei confronti dei cambiamenti. Quindi non è la particolare condizioni meteorologica in sé a creare turbamenti, è la staticità che fa venire la noia. Se si guarda un modello e non si vede nulla di nuovo all’orizzonte ci si annoia perché non si ha nulla da commentare, perché non c’è nulla da raccontare ai lettori, perché non c’è spazio per l’immaginazione.
Il discorso vale tanto d’Estate quanto d’Inverno, tanto in Autunno quanto in Primavera. E’ l’immobilità che annoia, non una particolare condizione del tempo.
Volete un esempio? In questi giorni si fa un gran parlare di quello che potrebbe accadere da qui a 2-3 mesi, se ne leggono di tutti i colori. C’è chi propone analisi supportate da attente considerazioni scientifiche, c’è chi invece leggere carte o mappe distrattamente senza capire ciò che c’è dentro. E’ innegabile che si stia giocando l’andamento di un’intera stagione, ma farsi prendere dai cambiamenti d’umore da un giorno all’altro non va bene.
Se cambia l’umore cambia anche quel che viene proposto al lettore, che poi giustamente rimane spiazzato e perde d’interesse. O meglio, inizia a domandarsi com’è possibile fhe una previsione cambi da un giorno all’altro. Non perché sia colpa sua, ma perché non si è in grado di far capire se si parla di proiezioni stagionali e non di previsioni.
Le proiezioni sono soggette agli umori dell’atmosfera, perché è nell’atmosfera che accade tutto quello che ci circonda. Quando si arriverà a capire questo, ed è riferito soprattutto a chi si occupa di meteo, allora si potrà prescindere dagli umori modellistici.
Sì, si dovrebbe fare così e provare a mantenere una direzione. Se si cambia, si cambia in modo graduale evitando di sterzare bruscamente. Perché se si sterza bruscamente si rischia di andare fuori strada. Noi e voi.