L’Organizzazione meteorologica mondiale, WMO, ha ritirato 4 nomi di uragani relativi alla stagione 2017. La causa? La distruzione causata, la perdita di vite umane, gli ingentissimi danni materiali. E’ una decisione recentissima, che ha visto la cancellazione di Harvey, Irma, Maria e Nate.
Ma perché i cicloni vengono denominati? L’esperienza dimostra che l’uso di nomi brevi e distintivi velocizza le comunicazioni scritte e orali, inoltre si è meno soggetti agli errori metodologici di identificazione tramite latitudine-longitudine utilizzato in passato. Vantaggi particolarmente importanti nello scambio di informazioni dettagliate tra le centinaia di stazioni sparse per il mondo, tra le basi costiere e le navi in mare.
L’uso di nomi facili da ricordare riduce notevolmente la confusione quando due o più tempeste tropicali si generano contemporaneamente. Il National Hurricane Center del NOAA non controlla il nome delle tempeste tropicali, compito affidato all’Organizzazione Meteorologica Mondiale tramite rigorosa procedura.
Per gli uragani atlantici c’è una lista di nomi sessennale, in parole semplici una lista che viene ripetuta ogni 6 anni. I nomi dati ora potranno essere riutilizzati tra 6 anni, questo il succo del discorso. L’eventuale sostituzione può intervenire se un ciclone è talmente devastante che il futuro utilizzo del nome – attribuendolo a un altro ciclone – andrebbe incontro a problematiche di sensibilità nelle comunità coinvolte da eventuali disastri. Annuale, quando avvengono episodi drammatici, la commissione si riunisce e i nomi sensibili vengono rimossi dall’elenco.