Si sta verificando una situazione tipica del cuore dell’inverno, ma che non è certamente comune per gli inizi del mese di Aprile.
Normalmente, Aprile vede delle forti ondate di freddo, spesso nella seconda decade del mese, ma generalmente la provenienza di tali ondate è costituita dal Nord Atlantico, oppure dalla Groenlandia, ove persistono condizioni di grande freddo.
E’ raro, invece, che esse provengano, con l’intensità prevista stavolta, dalla Russia Settentrionale, ove le temperature agli inizi di Aprile sono già parecchio risalite, grazie all’azione della radiazione solare.
Questa volta, invece, la formazione di un tardivo blocco anticiclonico sulla Scandinavia, permette la realizzazione di un’intensa discesa di aria fredda in direzione del Mar Nero e dell’Ucraina.
Le isoterme ad 850 hPa raggiungono valori eccezionali per la stagione, ovverosia temperature di 15-20°C sotto lo zero, che sarebbero basse anche durante la stagione invernale, e che sono in grado di portare anche i valori termici al suolo di molti gradi al di sotto del punto di congelamento.
Un vero e proprio ritorno ad un clima di stampo invernale, con pochi precedenti all’inizio di aprile.
Durante la settimana passata, dal 21 al 27 marzo scorso, la parte della Siberia Occidentale e della Russia posta a nord del Kazakistan, (la zona adiacente agli Urali Settentrionali), ha avuto anomalie negative di temperatura comprese tra i 7 ed i 10°C in meno della norma, che, su periodo di 7 giorni, rappresentano un valore di tutto rilievo.
Qui le temperature sono scese attorno ai 35-40°C sotto lo zero, quando in questo periodo dell’anno non dovrebbero scendere al di sotto dei meno 20-25°C .
Tutto questo freddo doveva, prima o poi, trovare una via di uscita verso sud dalla zona nella quale si era accumulato, ed è quello che succederà nei prossimi giorni quando l’aria artica siberiana scivolerà sulla Russia Europea e sul Mar Nero.
I prodromi di questo peggioramento del tempo li osserviamo attualmente sulla zona a nord est della Penisola di Kola, ove le temperature minime di stamani si sono portate attorno ai 33°C sotto lo zero.
Nella stessa Murmansk, negli ultimi giorni le temperature sono oscillate tra i -5°C ed i -15°C, portando a scarti negativi dalle medie normali del periodo vicine ai 10°C.
Questa è una di quelle situazione che, nel cuore dell’inverno, prepara l’arrivo di una grossa ondata di freddo sulla nostra Penisola, come capitato in anni “mitici” quali il 1929 ed il 1956, tuttavia adesso siamo agli inizi di Aprile, e la circolazione atmosferica di stampo primaverile dovrebbe impedire l’ingresso di una tale massa d’aria gelida sull’Italia, con tutte le sue possibili disastrose conseguenze.