L’intensa perturbazione, che ha colpito in maniera incisiva parte delle regioni centro-settentrionali nella giornata di ieri, è risalita verso la Francia. Da tale posizione, incentiva ancora la risalita di piovose correnti meridionali sul Nord-Ovest, con nuvolosità che ruota attorno ad un perno depressionario posizionato nei pressi del Golfo del Leone. Nuclei temporaleschi giungono a lambire Corsica e Sardegna.
La giornata di ieri, come previsto dalle stime dei modelli matematici, si è rivelata campale per le piogge intense persistenti, mentre alcuni nubifragi (rovesci di pioggia brevi, ma molto intensi) hanno colpito la Toscana, il Lazio e la Sardegna. Un inizio di Novembre piovosissimo su molte zone del Nord, che fa seguito al netto cambio di tendenza già manifestatosi sul finire del mese d’ Ottobre. Tra le località monitorate dal Servizio Meteo dell’Aeronautica, nella giornata di ieri spiccano i quasi 80 mm di Olbia Costa Smeralda, seguiti dai circa 74 mm di Genova ed i 72 Torino Bric Della Croce.
Per una valutazione ancor più approfondita delle ingenti piogge cadute, non si può prescindere dalle reti di rilevazione meteo regionale, che mostrano accumuli pluviometrici ben superiori, con picchi addirittura prossimi ai 200 millimetri in alcune zone del Veneto: l’area più piovosa è stata quella di Recoaro Terme, ai piedi delle Piccole Dolomiti Vicentine e fra le 3 stazioni meteo della zona spicca quella di Turcati Recoaro, ove sono caduti ben 186,6 mm nell’arco della giornata di ieri. Numerose altre stazioni del vicentino e del bellunese hanno registrato piogge pari a circa 100-150 millimetri.
Quantitativi simili di pioggia si sono registrati anche in alcune località dell’Alto Piemonte, della Toscana Settentrionale e della Liguria. In quest’ultima regione le piogge sono state diffusamente copiose, ma le correnti maggiormente orientate da scirocco hanno incentivato i maggiori apporti pluviometrici sul genovese occidentale e sul savonese centro-orientale, aree maggiormente trascurate dalle recenti intense fasi perturbate.
Tutta questa pioggia significa tantissima neve in alta montagna: su Piemonte e Val d’Aosta la quota neve, già dalla giornata di ieri, è calata tuttavia attorno ai 1500 metri. Scenari suggestivi quest’oggi offrono alcune località alpine imbiancate fino a tale quota, come mostra l’immagine rappresentativa in apertura d’articolo. Il manto nevoso sta raggiungendo notevoli proporzioni ad altezze superiori ai 2000 metri, stimate attorno ai 100 centimetri (1 metro) e le precipitazioni continuano anche in queste ore.
Non è stata risparmiata nemmeno la Sardegna Orientale, nella giornata di ieri, dalle intense precipitazioni, dovute a delle intense celle temporalesche autorigeneranti che si sono abbattute in mattinata su alcuni settori costieri e dell’immediato entroterra. Le maggiori precipitazioni si sono avute in Baronia ed in Gallura, come confermano alcune località del Servizio Meteo Regionale. Su Siniscola sono caduti ben 152,8 mm, mentre su Orosei sono caduti 124,2 mm. In quasi tutti i casi, si è trattato di grandi quantitativi d’acqua venuti giù in brevissimo tempo, con conseguenze alluvionali di notevole rilievo. Si rammenta che, appena il 22 Ottobre scorso, un altro evento estremo alluvionale aveva colpito parte del cagliaritano.
Appena fuori dai nostri confini, sono da sottolineare le precipitazioni notevoli cadute sulla Corsica Orientale (ben 125 mm su Bastia, soggetta all’effetto stau con correnti orientali), in Croazia ed in Svizzera. Su quest’ultima è stato prevalentemente interessato il Canton Ticino da precipitazioni prossime ai 100 millimetri, mentre le restanti zone hanno risentito dell’azione delle correnti di foehn in discesa lungo i valichi alpini.
In quest’inizio Novembre a sorprendere sono anche le temperature, su livelli decisamente elevati in tutto il territorio nazionale. I picchi termici più alti si sono raggiunti al Sud ed in Sicilia, con alcuni nuovi record stabiliti in alcune zone della Puglia e della Sicilia. Nella giornata di ieri Palermo si è confermata in prima linea al cospetto delle avvezioni sciroccali, con un picco di ben 30 gradi, già raggiunto nei giorni precedenti.
Tuttavia è l’intera Penisola ad essere avvolta da una situazione termica di notevole anomalia, pressoché in linea con le medie d’inizio Ottobre piuttosto che quelle della prima decade di Novembre. Ciò si traduce in valori superiori alle medie del periodo anche di 6-8 gradi specie in alcune aree del Centro-Sud, con picchi fino a 10 gradi in questi ultimi giorni. Solo sul Nord-Ovest e sulla Sardegna l’anomalia è meno contenuta, con temperature che risultano essere di “appena” un paio di gradi al di sopra dei valori normali.