L’isola di calore è quel fenomeno meteo in cui è presente maggior calore nelle grosse aree urbane alle campagne circostanti.
Andamento termico tipico dell’isola di calore tra tardo pomeriggio e sera: fonte Wikipedia.
In realtà, esso non è presente sempre in egual misura, ma ha un massimo di sera e di notte in estate.
Mentre in inverno può essere assunto come fenomeno positivo, visto che scalda molto i grandi centri urbani padani, facendo diradare la nebbia e facendo penetrare un pallido sole che fa risparmiare sul riscaldamento, in estate tal fenomeno meteo può essere molto pericoloso, soprattutto nelle forti ondate di calore.
Il problema è che non appena il sole tramonta la campagna circostante si comincia a rinfrescare abbastanza rapidamente (già si possono perdere diversi gradi un paio d’ore dopo il tramonto), mentre il cemento delle grandi città continua a rilasciare calore per tutta la notte.
È molto comune, infatti, nelle ondate di caldo, avere già 22-24 gradi attorno alla mezzanotte in aperta campagna e averne ancora 30 o persino di più nei grandi centri urbani!
È facile intuire che le abitazioni di tali città non permettono l’adeguato raffrescamento notturno, aumentando a dismisura la richiesta energetica di condizionatori.
Quale sarebbe una soluzione a questo problema?
Intanto si dovrebbero costruire grossi edifici di colore chiaro e asfalto e cemento di colori tendenti al bianco, ma soprattutto piantare molti alberi. Questi ultimi hanno un duplice vantaggio: da un lato mantengono più fresco in estate e mitigano in inverno, dall’altro assorbono CO2 in parte anche gli inquinanti delle nostre città.
Una possibile soluzione ottimale al problema dell’isola di calore sta nel piantare tanti alberi, perché, anche nei grossi centri urbani, le stazioni immerse nel verde hanno delle temperature più gradevoli rispetto a quelle immerse nel cemento.