L’elemento saliente a breve termine.
Sta per giungere un intenso peggioramento, frutto di un’intensa depressione che dal Mediterraneo sud occidentale risalirà il Tirreno. Sono attese forti precipitazioni, su tutte le regioni, le condizioni climatiche invernali favoriranno copiose nevicate al Settentrione, in prima fase sino al piano su lacune regioni.
L’elemento saliente a medio termine.
Seguirà poi una fase estremamente perturbata, non per tutti. Una nuova irruzione d’aria Artica, stavolta diretta sull’Europa occidentale, alimenterà una vasta depressione in lento spostamento verso est. Le correnti sud occidentali diverranno intense, anche burrascose, portando precipitazioni al Nord e sui versanti Tirrenici. Le regioni Adriatiche, con tal tipo di circolazione, resterebbero un po’ ai margini, condizionate dallo sbarramento appenninico.
L’elemento saliente a lungo termine.
Maltempo che potrebbe durare per tutta la prima settimana di Dicembre, poi si intravedono scenari contrastanti. Potrebbe difatti persistere una vasta depressione in sede iberica, foriera di apporti precipitativi notevoli nelle aree succitate. Ma potrebbe anche presentarsi un graduale miglioramento per rinforzo anticiclonico, dettato da ricompattamenti del Vortice Polare in sede Canadese.
Il trend a lungo termine:
Scenari distinti, tuttavia avremo un avvio invernale, lo rammentiamo, dal punto di vista meteorologico, decisamente perturbato.
Elementi di incertezza:
E’ evidente che i maggiori dubbi sono riposti nei movimenti sia del Vortice Polare che dell’Anticiclone oceanico. Tralasciando elementi teleconnettivi, certamente importanti ma di non comune comprensione, si potrebbe manifestare l’interruzione, temporanea, del blocco oceanico.
Come si diceva pocanzi appare assai probabile un rinforzo del ramo canadese polare, tale da inibire le velleità meridiane dell’Alta Pressione delle Azzorre. Importante inoltre valutare l’andamento depressionario sull’Europa occidentale, che potrebbe isolarsi in quota determinando notevoli complicanze in sede Mediterranea.
Fattori di normalità climatica:
Osservando i diversi diagrammi termico-barici relativi alle diverse aree geografiche peninsulari, notiamo come sia probabile un graduale rientro nella normalità termica.
Le precipitazioni si confermano invece abbondanti, specie sui versanti tirrenici e al Nord. Mentre appaiono minori in Adriatico, complice la persistente circolazione sud occidentale.
Focus: evoluzione sino al 09 dicembre 2008
Il primo step previsionale ci condurrà celere in Inverno. Un fine settimana che si preannuncia decisamente perturbato. Dapprima il coinvolgimento sarà diffuso, con piogge anche intense ovunque, mentre le nevicate cadranno copiose sui rilievi e persino in Val Padana. Favoriti i settori occidentali e l’Emilia. Seguirebbero altre fasi estremamente perturbate, segnate da venti di burrasca, localmente tempestosi, con piogge intense sempre al Settentrione e lungo la fascia tirrenica.
Andamento che potrebbe condurci alla conclusione della prima settimana di Dicembre, complice la persistenza di una vasta depressione in sede iberica. Poi, il condizionale è d’obbligo, potrebbe manifestarsi un graduale miglioramento, causa sia l’attenuazione ciclonica, sia un aumento della pressione ad opera dell’Alta Pressione oceanica.
Evoluzione sino al 14 dicembre 2008
Step finale che verrà condizionato, è chiaro, dall’evoluzione suddetta. Tuttavia non escludiamo si possa andare incontro ad una fase di maggiore stabilità, con prospettive umide oceaniche prevalenti
In conclusione.
Quel che si evince è che vi saranno abbondanti precipitazioni su molte aree peninsulari. Riteniamo assai importante evidenziare la neve, che cadrà copiosa sulle Alpi come non accadeva da tempo.