Ancora molto freddo in Irlanda sabato 4 marzo. Queste alcune minime: Dublino -5°C, Shannon -7°C, Kilkenny -5°C, Cork -4°C, Valentia Island -1°C.
Le scorse giornate sono state caratterizzate, in Scozia, da freddo e neve. Localmente, nelle “terre basse”, le quantità di neve caduta hanno raggiunto valori record. Per esempio ad Aberdeen tra giovedì 2 e venerdì 3 marzo sono caduti 26 cm, il più grande accumulo nel mese di marzo dal 1957, anno in cui all’aeroporto si è iniziato a misurare la neve caduta. La neve ha causato disagi nei trasporti e la chiusura delle scuole. Abbiamo detto anche del freddo intenso, con (ci riferiamo sempre al 3 marzo) -7°C a Edimburgo e temperature fino a -15°C nel nord (ad Altnaharra). La più bassa temperatura mai raggiunta in marzo in Scozia e -22,8°C (Logie Coldstone, 1958).
Le condizioni severamente invernali, con freddo e neve, sono continuate in Scozia nella giornata di sabato e in quella di domenica. Alcune minime di sabato: Eskdalemuir -10°C, Altnaharra -8°C, Edimburgo -7°C, Glasgow e Inverness -6°C. Molto freddo anche sulle isole minori, con -4°C a Kirkwall (Orcadi) e -3°C a Lerwick (Shetland). In queste due cittadine è nevicato parecchio sabato 4 marzo, in tarda serata il manto bianco era alto 14 cm a Kirkwall e 13 a Lerwick.
La scarsità di neve in Alaska ha costretto gli organizzatori dell’Iditarod, la famosa gara di sleddog, a modificare il percorso della competizione. L’inverno che sta per finire è stato mite e poco nevoso in Alaska meridionale, dove avrebbe dovuto partire la gara. La corsa comincerà quindi a Willow, villaggio 48 km a nord di Wasilla, dove normalmente viene dato il via. Stan Holley, direttore di corsa, ha infatti dichiarato che a Wasilla non vi sono le condizioni per far partire la gara, perchè “se c’è qualcosa al suolo, è ghiaccio con molta poca neve”. La cerimonia di apertura dell’Iditarod, ha avuto luogo sabato 4 marzo, mentre il via vero e proprio è stato dato domenica mattina. I concorrenti dovrebbero giungere all’arrivo, a Nome, dopo circa 9 giorni. La gara trae origine da un episodio verificatosi nel 1925, quando un’epidemia di difterite colpì la città di Nome; date le pessime condizioni meteorologiche, non era possibile far arrivare rapidamente l’antitossina da Anchorage tramite aereo o nave e si ricorse, quindi, alle slitte. L’episodio fu ispiratore del film d’animazione Balto: questo era il nome del cane che guidava il team della slitta che raggiunse Nome in una sola settimana.
Texas rovente lo scorso giovedì 2 marzo. Queste alcune massime: Laredo 36°C, Del Rio 33°C, San Antonio 31°C, Houston 29°C. Ancora più caldo era stato giovedì 1° marzo, anche nel vicino Oklahoma. In quest’ultimo stato, giovedì massime 33°C a Oklahoma City come a Tulsa, in Texas 37°C a Wichita Falls, 35°C a Forth Worth e San Angelo, 34°C a Laredo, Dallas e Del Rio, 32°C a Lubbock.
L’inizio di marzo è stato molto piovoso nella zona centrale del Sud America, dove intensi rovesci e forti temporali hanno portato piogge localmente torrenziali. Oltre che in Paraguay (delle cui piogge abbiamo scritto nelle news dei giorni scorsi), le piogge sono state intense anche nel nord dell’Argentina, con oltre 125 mm caduti in 48 ore (tra giovedì mattina e sabato mattina) a Misiones e oltre 75 mm, nello stesso periodo, registrati a Resistencia. Il sistema frontale che ha causato queste piogge nel suo moto verso est ha interessato anche l’Uruguay, dove la perturbazione ha lasciato oltre 50 mm a Paso de los Toros e quasi 40 a Rocha.
Gran caldo in Niger venerdì 3 marzo. Alcune massime: Niamey 42,0°C, Tillabery 43,3°C, Birni-N’Konni 43,3°C, Gaya 42,7°C. Temperature molto elevate anche in Ciad: N’Djamena 43,1°C, Sarh 41,4°C. Si tratta di temperature 6°-7°C più elevate delle medie del periodo.