Piogge, piogge e ancora piogge:
novembre, confermando l’assunto statistico che lo indica quale mese più piovoso dell’anno, sta rispettando le consegne. Purtroppo, soprattutto negli ultimi anni, abbiamo assistito a devastanti ondate di maltempo, che hanno scosso le nostre regioni mettendo a nudo gli annosi problemi di assetto idrogeologico. Le alluvioni della scorsa settimana insegnano che la natura, quando costretta in spazi non congeniali, si riprende il dovuto. La speranza è che nei prossimi mesi, o il prossimo anno, non ci si debba trovar dinanzi alle “solite” drammatiche situazioni.
Continua la sfilata di perturbazioni:
che non si tratti dell’Atlantico convenzionale, è cosa risaputa. Le perturbazioni giunte in Italia rientrano in una circolazione ben più complessa, derivante da alcuni elementi climatici che hanno contrassegnato l’andamento estivo. Possiamo citare le anomalie termiche delle acque superficiali oceaniche, ma possiamo menzionare anche il surplus termico dei nostri mari. Eventi concatenati che hanno condotto alla trasformazione di semplici perturbazioni in autentiche “bombe d’acqua”. Attualmente stiamo affrontando la quinta perturbazione novembrina, che sta arrecando condizioni di maltempo soprattutto nelle regioni ioniche.
Il tempo promette pioggia:
lecito domandarsi quale sarà l’andamento meteorologico dell’ultima decade. Dopo aver dato uno sguardo alle proiezioni modellistiche, possiamo anticiparvi la prosecuzione di un trend perturbato che dovrebbe garantire altri preziosi apporti piovosi sul nostro Paese. Vedremo, a breve, che l’impianto circolatorio subirà modifiche sostanziali, orientandosi verso configurazioni più congeniali alla stagione invernale.
Dove sono finite le Alte Pressioni?:
E’ evidente che abbiano scelto altri lidi, perché altrimenti non saremmo qui a dissertare dell’enorme quantità d’acqua caduta in alcune regioni. Ma allora, dove si trovano? L’Anticiclone Africano, che tanto c’ha fatto penare, è tornato alle latitudini di competenza. Quello delle Azzorre se ne sta in Atlantico, defilato ad ovest rispetto ai territori d’appartenenza. L’Anticiclone continentale, che ha causato nebbie e gelate sulla Mitteleuropa sta per essere smantellato dal ritorno delle grandi perturbazioni. Ad est, al contrario, è sempre presente una struttura altopressoria che blocca il naturale incedere delle depressioni in quella direzione.
L’Alta delle Azzorre:
ci soffermiamo rapidamente su quella struttura anticiclonica a noi più cara, perlomeno un tempo, ovvero l’Alta Pressione Atlantica. Rispetto alle altre avrà un ruolo determinante nel mutare l’impianto circolatorio, perché spingendosi verso nord andrà a disturbare il tentativo di ricompattamento del Vortice Polare. Addirittura sembra che a cavallo tra fine novembre e i primi di dicembre, possa materializzarsi una suddivisione della grande trottolare polare e uno dei lobi spingersi nel cuore dell’Europa.
Inverno, partenza sprint?:
Qualora dovesse andare in porto il progetto suddetto, la stagione invernale comincerebbe sotto i migliori auspici. Ovvio che a noi interessino le eventuali ripercussioni in Italia ed allora possiamo dirvi che sembrerebbe plausibile un coinvolgimento anche delle nostre regioni. Si comincerebbe la prossima settimana, con una prima saccatura preceduta da correnti meridionali e seguita da un consistente raffreddamento. Si proseguirebbe ad inizio dicembre, quando invece potrebbe penetrare una possente saccatura Artica che porterebbe le prime, significative nevicate anche in Appennino. Non solo, potrebbe nevicare a quote collinari nelle regioni centrali e in pianura su quelle settentrionali, ma ci riserviamo un po’ di giorni per comprendere se trattasi di fantascienza o realtà.
Focus: evoluzione sino al 02 dicembre 2012
Anzitutto dovremo affrontare una settimana estremamente variabile, col maltempo che tenderà a concentrarsi maggiormente nelle regioni meridionali e lungo il versante adriatico. Il nord sarà lambito da fronti perturbati nord atlantici, con ripercussioni in termini precipitativi più probabili sull’arco alpino. Poi, nel corso del weekend, potrebbe aprirsi una breve parentesi anticiclonica. Il tempo dovrebbe migliorare soprattutto al centro sud e nelle isole.
Dovrebbe trattarsi di una breve parentesi, che andrebbe a precedere il conclamato cambio di stagione. La prossima settimana, e fino alla conclusione dello step previsionale, dovrebbe arrivare il freddo. Le dinamiche, lo ripetiamo, verranno valutate cammin facendo, ma per ora l’orientamento è quello.
Evoluzione sino al 7 dicembre 2012
Tutta la prima settimana di dicembre potrebbe risentire della circolazione Artica, con temperature inferiori alla norma e precipitazioni che assumerebbero carattere nevoso a quote interessanti.
In conclusione.
L’autunno, che sta mostrando il meglio di sé in queste ultime settimane, sembra in procinto di abbandonare la scena e l’arrivo dell’inverno potrebbe rivelarsi più rapido del previsto.