Nonostante un mese di febbraio non particolarmente anomalo (6° più caldo dal 1880) l’inverno 2006/2007 è risultato il più caldo dall’inizio delle rilevazioni strumentali.
L’anomalia globale è stata di +0.72°C rispetto alla media di riferimento 1901-2000, e condizioni anomale per il caldo hanno interessato in modo diffuso l’emisfero nord, con i mesi di Dicembre e Gennaio che sono risultati entrambi i più caldi della serie storica. In Febbraio condizioni anomale per il freddo hanno interessato in particolare il nord della Russia, la Scandinavia e parte del Nord America, riducendo così l’anomalia dell’ultimo mese dell’inverno.
L’inverno 2006/2007 è risultato più caldo del normale in modo diffuso sulle terre emerse ad eccezione del Medio Oriente e di parte degli Stati Uniti che hanno avuto valori di temperatura inferiori al normale; in particolare l’Europa, gran parte dell’Asia ed il Canada hanno registrato valori da record o simili ai record storici. Condizioni anomale hanno interessato negli ultimi tre mesi anche gran parte del Sud America e l’Africa meridionale.
Anche gli oceani sono stati più caldi del normale (+0.48°C), ma in questo caso l’anomalia dell’inverno 2006/2007 è comunque inferiore al picco raggiunto durante l’intenso episodio di El-Nino del 1997-1998.
Le temperature della media troposfera rilevate dalle radiosonde e dai satelliti NOAA-TIROS sono risultate superiori al normale ma non anomale quanto i dati di superficie. Nelle rilevazioni da radiosonda (850-300hPa) l’inverno è risultato il quinto più caldo dal 1960: è da notare comunque che l’anomalia dell’inverno 2006/2007 è molto simile a quella di tutti gli inverni più caldi della serie storica tra i quali sono presenti tutti gli ultimi quattro anni (1998,1999,2004,2005,2006,2007).
I dati satellitari indicano che l’inverno è stato il secondo o il quinto più caldo dal 1979 in base al metodo di analisi utilizzato.
Anche l’innevamento dell’emisfero nord ha risentito dell’inverno particolarmente mite ed è risultato inferiore alla norma seppur lontano dal record negativo toccato nell’inverno 1980/1981. La superficie innevata è stata al di sotto della norma di circa 1.06 milioni di Km² in gran parte a causa dell’inverno anomalo in Europa ed in Asia, mentre è risultata superiore al normale nel Nord-America, in particolare nel mese di Febbraio, a causa di una serie di tempeste di neve che hanno interessato il nord-est degli Stati Uniti.