Una vasta cellula anticiclonica estesa dalla Russia fino all’Atlantico, con relativa zona di bassa pressione sul centro sud italiano, determinò un’intensa ondata di gelo sul nostro Continente, ma furono le Isole Britanniche a sperimentare le temperature più discostanti dalla norma stagionale.
Nel Somerset, sud dell’Inghilterra, il grande gelo e la mancanza di neve al suolo, fecero sì che il terreno gelò fino ad una profondità di addirittura un metro.
Masse di ghiaccio vennero segnalate fino a 5 km al largo delle coste Francesi ed Inglesi sul Canale della Manica, e fino a 40 km al largo delle coste olandesi sul Mare del Nord.
Ma l’evento, in Inghilterra, divenne presto l’occasione per una grande festa.
Venne effettuata, infatti, la più lunga e duratura “Fiera dei ghiacci” sopra il Tamigi gelato.
Dopo un inizio di Dicembre rigidissimo, infatti, il giorno 19 del mese ci sono i primi tentativi di attraversamento del fiume a piedi.
Durante la settimana dal 23 Dicembre, fino al 1° Gennaio, il ghiaccio si consolida ulteriormente, ed a questo evento segue un mese rigidissimo, tanto da causare la chiusura di diversi porti lungo le di Dover, a causa della formazione di piccoli Icebergs nel mare in prossimità delle coste.
In Inghilterra morirono anche numerosi pesci, uccelli, tutte le piante esotiche importate.
Ogni genere di sport e di divertimento venne organizzato sopra il fiume, e numerosi negozi furono eretti per la vendita di birra, brandy, ed altri generi, alimentari e non.
Il ghiaccio sul Tamigi divenne così spesso da poter essere attraversato tranquillamente da carri e carrozze.
Si costruì addirittura una strada, sul fiume, circondata da negozi, e denominata “Freezland Street”.
Ma l’inverno fu rigidissimo anche nel resto del Continente Europeo.
Gelò la Laguna Veneta, ed il gelo in Italia durò per ben due mesi e dieci giorni.
Grosse nevicate avvolsero la Francia, l’inverno fu severissimo anche in Spagna.
Il Lago di Costanza gelò completamente, tanto da sostenere il passaggio di carrozze, e così accadde a tutti i laghi della Svizzera.
Po ed Arno ghiacciarono, la neve nelle pianure marchigiane venne segnalata fino a dopo Pasqua.
16 settimane di nevicate e di freddo imperversarono sulla nostra Penisola, e la neve a Roma fu talmente abbondante da trasformare il Colosseo in una gigantesca pista di pattinaggio su ghiaccio.
Banchi di ghiaccio marino vennero segnalati anche sull’Adriatico settentrionale.