SORPRESE TEMPORALESCHE Ieri era toccato alla Puglia e, prima ancora, due giorni fa alla Sardegna occidentale: stiamo parlando dei temporali che qualche volta giocano facendo l’improvvisata, senza essere quasi minimamente individuati dalle proiezioni modellistiche. Nella giornata odierna la situazione si è ripetuta, con celle convettive che tra la notte e la prima parte della mattinata hanno colpito diverse aree della Val Padana, dove si sono registrati accumuli significativi. Alcuni nuclei temporaleschi marittimi sono poi penetrati verso la Sardegna, dove invece non si sono avuti accumuli di rilievo, solo poche gocce intrise di pulviscolo sahariano.
Questi eventi, non sempre previsti dai modelli (nemmeno quelli a maggiore risoluzione su scala locale) come detto, accadono non di rado alla fine dell’estate e nella prima parte dell’autunno, facendo letteralmente impazzire i previsori. Cos’è accaduto? Un’iniezione di correnti instabili ha anticipato le mosse, sconfinando in modo inatteso dalla Francia e penetrando nel corso della notte in Val Padana a partire da ovest, dove ha trovato terreno fertile nei bassi strati (più in pianura che in montagna) per alimentarsi ed incrementare così le potenzialità instabili della colonna d’aria.
Un bel modo di accogliere l’autunno, che speriamo possa essere un segnale positivo in vista dell’inizio effettivo della stagione delle piogge per le prossime settimane. In genere, un inizio di settembre così elettrico spesso promette molto bene: rammentiamo che il Mar Mediterraneo in questo momento è ancora molto caldo e favorisce il proliferare di aree temporalesche. Gli scenari previsti per i prossimi giorni dovrebbero vedere un ulteriore inasprimento dei contrasti esplosivi, inevitabili con la risalita di aria molto calda nord-africana.