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L’instabilità riprende vigore ad iniziare dal Triveneto ed alto-medio Adriatico, avanza aria fredda in quota

di Mauro Meloni
11 Ago 2006 - 18:13
in Senza categoria
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I temporali più imponenti si osservano dall'ultima immagine Satellitare fra l'alto e il medio Adriatico, comprese le aree appenniniche. Fonte: www.eumetsat.int
Le attuali condizioni meteo sono sempre governate dall’ingombrante presenza di un vortice depressionario sull’Europa centro-settentrionale. Tale sistema ciclonico torna a provare ad allungare i suoi tentacoli fin sul Mediterraneo centrale, grazie ad un Alta Pressione delle Azzorre che non ne vuole sapere di proporsi come protagonista della scena sulle nostre zone.

Il tentativo di sprofondamento del vortice fin sul “mare Nostrum” sortirà i suoi effetti solo in parte: infatti il centro motore della depressione, più attiva alle quote medio-alte, si sposterà durante il week-end solo leggermente verso sud-est, andando a posizionarsi sull’Europa centrale.

Situazione dunque compromessa per molte zone del nord vista l’aria fredda ed instabile convogliata in quota, e in parte sulle zone centrali. Sulle restanti zone effetti molto più marginali, e localmente spireranno forti venti.

Un primo impulso freddo è giunto a partire dalla notte sul nord provocando un peggioramento anche consistente su alcune zone del Triveneto: ad esempio, su Bolzano sono caduti circa 25 mm tra la serata di ieri, e la mattinata odierna.

Dall’analisi sinottica al suolo, emerge chiaramente come l’aria fredda nuovamente spinta verso l’arco Alpino tende a rinvigorire un minimo depressionario orografico di 1008 hPa al suolo sul mar Ligure, con ulteriore minimo secondario presente anche sul medio Adriatico.

La depressione sul mar Ligure tenderà ad approfondirsi nelle prossime ore, e domattina ritroveremo valori addirittura intorno ai 1002 hPa, che accentuerà ulteriormente il gradiente barico con venti occidentali in ulteriore rinforzo su Corsica, Sardegna e coste del medio-alto versante Tirrenico.

Da quanto si può osservare dall’ultima immagine SAT, le aree temporalesche più consistenti al momento si vanno sviluppando sull’Appennino umbro-marchigiano ed abruzzese. Sono queste le zone ove nelle prossime si potranno registrare i maggiori accumuli, con sconfinamenti assai probabili verso le coste della bassa Romagna e delle Marche.

Nell’ultima ora le aree più colpite dalle fulminazioni sono sulle Marche, al confine fra le province di Pesaro ed Ancona, ed in Umbria, in prevalenza sul perugino.

Qualche temporale è attivo anche più a sud, fra l’Appennino campano e molisano. Ulteriori rovesci e temporali nelle prossime ore potranno ancora verificarsi sul nord, dall’est Lombardia procedendo verso est, ed ancora sull’Emilia-Romagna, già colpita in mattinata da fenomenologia, e dove sono tuttora attive ancora delle piogge.

La temperatura, per via delle nuvolosità e dei fenomeni, risulta piuttosto bassa su molte zone dell’Italia settentrionale, ove le massime superano solo localmente i 22-24 gradi, mentre sull’estremo nord-est le temperature sono praticamente quasi autunnali. Solo in alcune zone di Sicilia, Calabria e Sardegna si superano i 30 gradi. Ecco alcuni valori appena rilevati:

Catania Sigonella +33°C
R.Calabria +31°C
Cagliari/Elmas +30°C
Firenze/Peretola +27°C
Napoli/Capodichino +27°C
Pescara +26°C
Ancona/Falconara +25°C
Genova/Sestri +25°C
Milano/Linate +25°C
Piacenza +25°C
Torino/Caselle +25°C
Bergamo/Orio Serio +24°C
Vicenza +24°C
Bologna/Borgo +22°C
Rimini +22°C
Venezia/Tessera +22°C
Forlì +20°C
Trieste +17°C
Trevico (777 m.) +13°C
Pian Rosa (3480 m.) -1°C

Lo scorrimento d’ulteriori impulsi instabili renderà le condizioni meteo piuttosto incerte, a tratti addirittura perturbate, per quasi tutto il week-end su gran parte delle regioni settentrionali. Un relativo miglioramento pare confermato in coincidenza del Ferragosto, ovvero per martedì 15.

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