Il sistema di bassa pressione si mostra un po’ meno attivo, in quanto sembra parzialmente disperdere le proprie forze, ma è rimasto totalmente in grado d’incedere negativamente sulle condizioni meteo di buona parte d’Europa: l’influenza instabile ha compiuto importanti passi verso levante, dove si è andato indebolendo il blocco anticiclonico di natura sub-tropicale. Intense precipitazioni hanno colpito le zone balcaniche, specie la Romania, con punte di oltre i 60 mm nel corso della giornata.
Aria decisamente fredda nord-atlantica continua ad essere convogliata sul bordo occidentale della saccatura, ed impatta direttamente sul Regno Unito, dove è persino caduta la neve sulla cima più alta dei monti del Galles, ad appena 1000 metri d’altezza. L’afflusso freddo ha guadagnato terreno anche sulle nazioni continentali europee fino a parte dei settori centrali: in questo modo si è rinnovata instabilità anche sul Mediterraneo Occidentale, con la nascita di un corpo nuvoloso che notiamo tra le Baleari e la Sardegna, in seno ad una modesta onda ciclonica.
Un corridoio d’aria vivacemente instabile sta penetrando sulle regioni di Nord-Ovest dalla Francia, esaltando la formazione di temporali in queste ultime ore, soprattutto fra il Piemonte e la Lombardia. Si tratta di nuove ingerenze instabili che si fanno strada sull’Italia, dopo che tutto sommato la giornata odierna era trascorsa in condizioni piuttosto discrete, con molta meno turbolenza temporalesca anche nelle ore più calde.
L’alta pressione ha perso compattezza sull’Europa, ma non sulla parte centro-settentrionale della Penisola Scandinava, dove peraltro si concentra una bolla d’aria calda particolarmente anomala per la stagione. Le temperature sono schizzate ancora su valori impressionanti sulla Finlandia, localmente più elevati di quelli misurati ieri: basti pensare ad Helsinki, dove la colonnina di mercurio ha toccato i 31 gradi, ma valore identico si è segnato persino sulla località lappone di Rovaniemi.