Il fine settimana non sta proponendo un vero miglioramento sulla nostra Penisola: la situazione resta ingarbugliata e governata dall’azione di una debole goccia fredda, la quale mantiene un contesto di vivace instabilità. L’Europa Centro-Settentrionale rimane invece sotto l’egida di un nucleo anticiclonico, attualmente proteso dal Mar Nero fino alle zone meridionali scandinave.
Su tutte queste aree il cielo appare pressoché sgombro da nubi, con temperature massime che sono ulteriormente aumentata grazie al soleggiamento e alla compressione della massa d’aria garantiti dalla struttura anticiclonica. I valori hanno superato agevolmente superato i 20 gradi su diverse zone della Germania Orientale, sulla Polonia, sull’Ungheria e sulla Repubblica Ceca.
Diversa la situazione sull’Europa Occidentale, ove il campo barico si è parzialmente indebolito per l’approssimarsi d’infiltrazioni d’aria umida oceanica, in seno al sistema depressionario centrato in vicinanza dell’Islanda. Il Meteosat mostra la nuvolosità che si è approssimata alle coste occidentali europee, maggiormente consistente sulle Isole Britanniche. La Penisola Iberica gode di un cuneo anticiclonico sub-tropicale, ma le nubi riescono a sconfinare fino ai settori settentrionali costieri della Spagna.
La nuvolosità continua intanto a ribollire in pieno bacino del Mediterraneo, per la medesima area depressionaria che ha caratterizzato buona parte della settimana. Non vi è più una perturbazione associata alla goccia fredda in fase di progressivo colmamento, bensì una generale situazione d’instabilità atmosferica. La presenza d’aria mite ed umida nei bassi strati, sovrastata da aria più fredda alle quote superiori dell’atmosfera, costituisce lo scenario ideale per lo sviluppo di nubi e precipitazioni, come accaduto in queste ore pomeridiane grazie all’apporto energetico del riscaldamento solare diurno.
Le celle temporalesche si sono sviluppate principalmente sulle zone interne del Centro-Sud, ove in mattinata il sole ha potuto contribuire al riscaldamento della terraferma, con particolarmente pendii appenninici. I nuclei temporaleschi hanno fatto facilmente sconfinati verso settori di pianura o costieri sul Medio Tirreno e sul sud della Sardegna, per via della direzione delle correnti in quota che hanno sospinto le formazioni convettive, ancora in fase di sviluppo.
La situazione non è così buona nemmeno sul Nord Italia, per via di un Anticiclone europeo molto restio ad estendersi con decisione verso latitudini meridionali. Le umide correnti orientali risucchiate dal vortice mediterraneo stanno portando della nuvolaglia sparsa che porterà ancora delle precipitazioni, più presenti sulle zone di Nord-Ovest nella giornata di domani. Per l’inizio settimana la rimonta del promontorio anticiclonico non sarà in grado di spegnere del tutto l’attività convettiva ad evoluzione diurna sui rilievi, con sussistente rischio d’acquazzoni, in attesa dell’avvicinamento di una perturbazione dalla Francia e dalla Penisola Iberica.