La Liguria è un sottile territorio tra mare e monti, e tra i monti vi sono anche profonde vallate, da dove possono soffiare violenti venti dalla terraferma.
Quando una perturbazione raggiunge il Nord Italia, sull’Adriatico si instaurano vento di Scirocco, che entrano in Val Padana, dove e spingono masse d’aria verso i rilievi del basso Piemonte, al confine con la Liguria.
Dai passi liguri, inizia a scendere una massa d’aria di natura continentale, sovente più fredda del Mar Ligure.
Le nubi provenienti dal mare verso la Liguria subiscono nella regione una condizione chiamata stau: i monti causano uno sbarramento, le masse d’aria sono costrette a salire sui monti, si raffreddano, e le particelle di umidità si concentrano in pioggia.
La media pluviometrica tra costa ed immediatissimo entroterra varia considerevolmente, sul settore centrale della Liguria, si hanno piogge superiori ai 1200 mm annui, ma sui rilievi costieri, si superano i 2000 mm.
I venti di nord est irrompono verso il mare e attivano un processo termoconvettivo: l’aria fredda proveniente dalla Val Padana, una volta giunta in mare, scalza quella calda ed umida, che viene costretta a salire rapidamente e a condensarsi. Le nubi incrementano la loro consistenza, così anche le piogge.
Quanto detto è assai peculiare, ed è all’origine, sovente, delle grandi piogge di Genova.