La pausa Anticiclonica sul nostro Paese si è conclusa sotto la spinta di una vasta coltre nuvolosa, collegata ad una modesta area ciclonica proveniente dall’Iberia, che sta gradualmente assumendo le caratteristiche di perturbazione mediterranea.
La presenza di un minimo al suolo di 1016 hPa nelle vicinanze della Sardegna sud-occidentale, contrapposto all’area anticiclonica presente poco ad est, produce un evidente richiamo sciroccale, con ventilazione sostenuta su tutta l’area del Mar Tirreno e bacini attorno alle Isole Maggiori, con conseguenti mari molto mossi e agitati.
Tale flusso sciroccale sospinge aria decisamente più temperata, rispetto a quella protagonista in precedenza, legata all’avvezione fredda di metà mese. Già nella giornata di ieri le temperature sono risalite oltre i 15 gradi sulle Isole Maggiori, quest’oggi anche su qualche altra località del meridione.
Il gradiente barico è esaltato dal fatto che l’Anticiclone si mantiene ancora forte sulle zone affacciate al Mar Adriatico e al Mar Ionio, ove si misurano valori ancora intorno ai 1030 hPa. Ciò non sta tuttavia impedendo il procedere della perturbazione verso oriente, con frange nuvolose che ormai ricoprono anche le zone orientali della nostra Penisola.
Il perno della vasta cellula di Alta Pressione si è ormai spostato fra i Balcani e la Turchia, ma continua a proteggere anche parte dell’Europa centro-occidentale, ove il fenomeno più rilevante resta quello del freddo notturno, con intense gelate dovute ad inversione termica e allo schiacciamento della massa d’aria esercitato dalla stessa figura altopressoria.
Il peggioramento in atto sull’Italia si mostra piuttosto timido, in quanto la perturbazione sospinta dalle infiltrazioni sud/occidentali in quota non è particolarmente intensa, ma sarà in grado d’avanzare lungo tutto il territorio.
In queste ore le precipitazioni hanno raggiunto una vasta parte delle regioni tirreniche centro-settentrionali, oltre alle Isole Maggiori. L’immagine dal Satellite mostra la nuvolosità in atto anche su gran parte del Nord, anche se le precipitazioni si limitano al momento ancora essenzialmente al settore centro-occidentale della Liguria.
La copertura nuvolosa, riducendo l’azione del soleggiamento ha contribuito tuttavia ad un certo calo termico dei valori massimi diurni anche in Pianura Padana, considerate le forti gelate che si sono verificate anche all’alba odierna.
Un debole cuscinetto freddo insiste sulla parte più occidentale della Val Padana (come rilevato dagli ultimi radiosondaggi), che mostrerà ancora i suoi effetti in misura più rilevante sul Cuneese, ove col peggioramento atteso nelle prossime ore potrebbe nevicare fino a bassa quota o pianura, mentre sulle restanti aree del Nord la neve sarà confinata a quote superiori.
Il peggioramento procederà da ovest verso est anche sulle regioni del Centro-Sud nel corso della giornata di domani, con precipitazioni deboli sparse. Il minimo al suolo resterà tuttavia temporaneamente bloccato poco al largo della Sardegna occidentale, per poi muoversi basso in direzione della Sicilia nel corso della Vigilia di Natale.