Il freddo primaverile non è una novità nelle regioni del Nord Europa, eppure in questo scorcio di stagione appare più marcato degli anni passati, con condizioni meteo sovente ostili, specialmente in Scandinavia.
La Scandinavia non ha il clima della Sicilia e neppure quello inglese, è notoriamente influenzata dal freddo quasi in tutte le stagioni dell’anno, e solo quando il sole tramonta appena nelle 24 ore del giorno, si ha il piacere di godere una reale mitezza, sempre che non siano giornate di pioggia o tempesta.
Da un’osservazione d’insieme, però, è doveroso soffermarsi su alcuni scenari che si vengono prospettando in questa primavera meteorologica:
il grande Nord è investito ormai da due mesi da correnti fredde associate ad una Bassa Pressione che cattura aria gelida e la spinge verso sud.
Nell’Europa del Mar Mediterraneo e direi quella del nord Africa, è giunta la primavera meteorologica, con la fine anticipata del periodo piovoso a causa di una massa d’aria secca presente in quota, il noto anticiclone sub-tropicale.
Nell’Europa centrale si vive d’incertezze rilevanti sul tempo del domani: nel corso delle ultime settimane abbiamo veduto un rapido alternarsi di neve, pioggia, gragnola, nevischio, vento, grandine, gelo e clima mite. Un range ampio di condizioni climatiche, poco affine ai climi temperati freddi dell’Europa centrale, che seppur con caratteristiche di continentalità, dovrebbero ricevere un’evoluzione meteorologica più regolare.
Tre Europa, tre nette distinzioni climatiche dove in un focus diretto all’osservazione del tempo locale rileviamo tracce meno definite delle categorie imposte nella brevità di questo editoriale.
Da una veduta d’insieme sembrerebbero aumentati gli elementi che definiscono un clima continentale.
Già la minore importanza delle tipiche correnti atlantiche rispetto al passato, un fenomeno maturato qualche anno fa, l’accentuazione dell’influenza del clima nord africano, con la sua canicola estiva, le fasi di freddo, non raramente più importanti fuori stagione che d’inverno. E poi le segnalazioni di temporali più violenti che in passato, delle tante trombe d’aria che anche in queste settimane sono state viste.
Clima diviso in tre fasce per convenienza, per illustrare le forti diversità e le acute anomalie riscontrate nell’osservazione ponderata del tempo atmosferico.
Eppure sarebbe potuto succedere di peggio: le differenze così acute di temperatura tra nord e sud d’Europa, la tendenza al realizzarsi di imponenti correnti, potevano accentuare l’instabilità del tempo, ma quanto visto, potrebbe succedere prossimamente.