Negare l’evidenza non è più possibile. Negare che l’estremizzazione meteo climatica è arrivata anche in Italia sarebbe da folli.
Forse c’è ancora qualcuno che non vuole accettare il fatto che il clima è cambiato, ne prendiamo atto. Noi, da commentatori attivi e attenti di quel che accade giornalmente stiamo rimanendo a bocca aperta. In passato vedere certe immagini faceva impressione, fa impressione tutt’ora ma col ripetersi di certi eventi alla fin fine ci si abitua.
In passato poteva succedere che un temporale particolarmente violento producesse grandine grossa. Accadeva sì, ma non la frequenza attuale. Da un mese a questa parte non si fa altro che sentir parlare di danni, danni materiali ingentissimi a causa di quelle che in gergo tecnico prendono il nome di “supercelle temporalesche”. Già, è proprio così, supercelle temporalesche come fossimo negli Stati Uniti.
Occupandoci anche di notizie dal mondo eravamo abituati a vedere certe cose nelle grandi pianure americane, laddove il clima continentale era in grado di generare fenomeni di spaventosa violenza. Grandinate e tornado, per intenderci. Fortunatamente qui da noi le trombe d’aria rappresentano un fenomeno raro, se preferite meno frequente. Ma per quanto? La nostra paura è che procedendo in questa direzione, nella direzione dell’estremizzazione meteo climatica, si possano verificare anche quel genere di manifestazioni estreme.
Avevamo cominciato la stagione parlando dell’Europa, poi era toccato alle regioni del Nord Italia. Ieri è stato il turno anche di qualche zona del Centro Italia, nei prossimi giorni potrebbe toccare al Mezzogiorno.
A questo punto vi chiediamo, secondo voi tutto ciò è normale? Lo chiediamo soprattutto a chi, anche alla luce dei fatti, continua a sostenere che non ci sia nulla di strano. Secondo noi non è così, possiamo dirvelo ricorrendo all’esperienza in materia e possiamo confutarlo dati alla mano. Negli ultimi due decenni c’è stata una crescita esponenziale di fenomeni temporaleschi violenti. Non solo in Estate, attenzione, anche nelle stagioni intermedie.
Non stiamo parlando delle alluvioni, perché in quel caso si dovrebbe aprire un capitolo a parte. Un capitolo che comunque racchiude tutto all’interno dell’estremizzazione meteo climatica, che ci piaccia o no. A questo punto la speranza è che il cambiamento in atto serva a smorzare gli eccessi e a regalarci una seconda parte d’Estate all’insegna della normalità. Ma non se siamo così convinti, le proiezioni per agosto suggeriscono un trend votato all’alternanza degli eccessi. Sarà realmente così? Vedremo.
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