Vortice Instabile nord Atlantico:
lunedì si evidenziò l’estensione in direzione sud della Depressione d’Islanda e la strenua resistenza dell’Alta Africana. Altro elemento che ponemmo alla Vostra attenzione fu il possente blocco anticiclonico continentale collocato sull’Europa orientale. Sono passati due giorni e il quadro barico ha registrato modifiche importanti: ad ovest si sta affacciando una propaggine azzorriano, a ridosso delle Alpi s’è sviluppato un Vortice Instabile mentre ad est permane il muro altopressorio. Sull’Italia, data la vicinanza della struttura ciclonica, il meteo ha subito e subirà profondi cambiamenti: l’aria assai fresca e i temporali si presenteranno anche sulle regioni Meridionali.
Tracollo termico:
sotto il profilo termico, i cambiamenti più imponenti stanno avvenendo proprio in queste ore. Sino a ieri, infatti, il super caldo teneva ancora sotto scacco il Sud Italia con punte prossime ai 40°C. Oggi, al contrario, i termometri faticheranno a raggiungere i 30°C, il ché si traduce evidentemente in una diminuzione di oltre 10°C! Come previsto, quindi, si è passati da un sopra media diffuso ad un sotto media rilevante.
I super temporali:
se consideriamo una previsione facile, rischiamo di imbatterci in critiche feroci in presenza anche del più piccolo errore. Ma quanto detto la scorsa settimana, dopo aver analizzato ripetutamente prospettive bariche e termiche, si è puntualmente verificato. I temporali hanno assunto entità eccezionale, associandosi sovente a furiose grandinate, colpi di vento e trombe d’aria. Temporali che continueranno ad imperversare da Nord a Sud e che anche nei prossimi giorni potrebbero mostrarsi decisamente violenti.
Guarigione difficoltosa:
la disposizione delle figure bariche preminenti, descritta in apertura, fa sì che il Vortice Instabile possa percorrere un’unica strada: l’Italia. Nelle prossime 72 ore scivolerà verso sudest, lungo l’Adriatico, dopodiché rimarrà incastrato tra i Balcani e le nostre regioni orientali. La sola via d’uscita è la rimonta anticiclonica da ovest ed è proprio in quella direzione che dovremo guardare per scovare i primi cenni di miglioramento. Miglioramento che non dovrebbe intervenire prima di metà luglio.
Le vie d’uscita:
l’analisi modellistica comparata ci offre un’unica soluzione: la rimonta anticiclonica da ovest. Modelli che tra l’altro propongono soluzioni un po’ diverse, principalmente per quel che concerne la matrice dell’Alta Pressione. L’Europeo ECMWF, ad esempio, vede il promontorio africano prendere nuovamente il sopravvento. L’Americano GFS, invece, da un po’ più di peso alla matrice oceanica. Quel che interessa, a questo punto, è che entrambe le soluzioni condurrebbe all’ennesimo tentativo di consolidamento stagionale.
Tentativo a vuoto?:
Quesito lecito, considerando l’andamento fin qui registrato. Statistica vuole che la natura, una volta intrapresa quella direzione, percorra strade battute atte a consentire un considerevole risparmio energetico. Ed è per questo motivo che i modelli, dopo averci illuso mostrando scenari estivi duraturi, sembrerebbero orientarsi nuovamente verso una dinamicità atlantica duratura. Dinamicità che si tradurrebbe, in ultima decade, nell’ennesimo stop stagionale.
Focus: evoluzione sino al 22 luglio 2014
Le condizioni meteorologiche resteranno fortemente instabili e i temporali riusciranno ad aprirsi un varco anche sulle regioni Meridionali. Continuerà a far fresco e le temperature rimarranno al di sotto delle medie stagionali sino agli esordi della prossima settimana. Per un miglioramento e per un generale rialzo termico si dovrà attendere il giro di boa mensile, quando da ovest/sudovest si riaffaccerà un promontorio anticiclonico convincente.
Il miglioramento avverrà a partire da ovest, lo si è detto, anche se in un primo momento non mancherà occasione per residui episodi temporaleschi pomeridiani. Ma l’estate proverà a riprendersi lo scettro, innescando un’altra ondata di caldo di moderata entità.
Evoluzione sino al 27 luglio 2014
Caldo che potrebbe durare giusto qualche giorno, il tempo che le correnti atlantiche possano riorganizzarsi e ripresentarsi tanto in Europa, quanto nel Mediterraneo. Da valutare, ma lo faremo in seguito, l’eventuale realizzazione di un nuovo poderoso break temporalesco.
In conclusione.
Quel che emerge dall’analisi odierna è quanto più volte ribadito in sede d’analisi a lungo termine: il leitmotiv dell’Estate 2014 potrebbe essere la dinamicità atmosferica.