Ci risiamo:
avremmo voluto descrivere condizioni meteorologiche diverse, in grado di far felici vacanzieri e operatori turistici. Ma non si può prescindere dalla realtà, perché ciò significherebbe stravolgere l’essenza del nostro lavoro quotidiano. Una realtà già vista, che si ripete, che certifica un andamento stagionale a dir poco “anomalo”. La variabilità, o dinamicità che dir si voglia, è stato il leitmotiv dell’ultimo mese e mezzo. Ed ora, dopo aver affrontato la seconda ondata di calore, stiamo affrontando l’ennesima crisi ciclonica.
Atlantico indomito:
la Depressione d’Islanda, sino ad ora, ha controllato le operazioni: nel bene e nel male. Le rimonte anticicloniche africane sono state innescate da affondi ciclonici in Oceano, o comunque a ridosso dell’Europa occidentale. I break temporaleschi consistenti sono il frutto degli assalti perturbati nel cuore del Continente. Spesso del Mediterraneo. I vortici instabili hanno avuto vita relativamente facile, non trovando adeguata opposizione da parte delle strutture altopressorie. Una di queste è identificabile nel blocco Scandinavo, una figura che statisticamente non depone certo a favore del bel tempo alle nostre latitudini.
Crollo termico e temporali:
così come avvenuto nel recente passato, anche stavolta si attiveranno contrasti termici impressionanti e l’energia potenziale a disposizione dei temporali sarà tantissima. Il ché, tradotto in soldoni, significa dover affrontare fenomeni talvolta fin troppo violenti e tra questi annoveriamo senza ombra di dubbio nubifragi e grandinate. Lo sbalzo termico è davvero impressionante: localmente si perderanno sino a 10°C.
Lenta guarigione:
nonostante il graduale spostamento verso est del Vortice Instabile, l’aria fresca presente in quota ci accompagnerà al prossimo weekend. I fenomeni diverranno meno diffusi e persistenti, questo è vero, ma continueranno ad imperversare su rilievi e zone limitrofe. Peraltro si prospetta una temporanea ingerenza atlantica, che dovrebbe esplicarsi maggiormente nelle regioni Settentrionali.
L’estate ci riprova:
osservando le più autorevoli proiezioni modellistiche si scorgono interessanti movimenti barici. Il più importante in assoluto, a nostro avviso, potrebbe essere rappresentato dallo smantellamento del blocco anticiclonico scandinavo, che se confermato darebbe modo alle perturbazioni atlantiche di scorrere a più alte latitudini. Nel contempo, l’Alta delle Azzorre proverà a spingersi verso est ed una sua propaggine potrebbe stabilirsi con più convinzione nel Mediterraneo.
Cenni di normalità:
se realmente dovesse affermarsi l’Alta delle Azzorre, si andrebbe incontro ad un periodo estivo privo di particolari eccessi. Non a caso le proiezioni termiche indicano una fase di normalità che potrebbe condurci ai primi di agosto.
Focus: evoluzione sino al 03 agosto 2014
La prima parte della settimana subirà gli effetti, notevoli, del Vortice Ciclonico. Acquazzoni, temporali, qualche nubifragio, grandinate e fresco incipiente investiranno un po’ tutte le regioni. Instabilità che, lo si è detto, proseguirà anche nelle giornate successive pur focalizzandosi maggiormente su rilievi e zone adiacenti.
Seguirà un miglioramento più consistente, indotto dall’espansione dell’Alta delle Azzorre verso il nostro Paese. Non è escluso che una discreta componente subtropicale venga in man forte, incentivando tanto un consolidamento quanto un ulteriore riscaldamento. Scenari che, al momento, sembrerebbero in grado di insistere sino ai primi di agosto.
Evoluzione sino al 08 agosto 2014
Dato l’andamento fin qui registrato, è difficile ipotizzare un consolidamento anticiclonico duraturo. L’Atlantico, difatti, sembra non voler demordere e non possiamo escludere nuove ingerenze in direzione dell’Italia.
In conclusione.
L’Estate, dopo aver patito la spiccata variabilità atmosferica di cui si è tanto parlato, potrebbe finalmente assestare il colpo decisivo. Staremo a vedere.