Gli ultimi sussulti instabili:
l’Italia è pienamente coinvolta dalla circolazione d’aria fresca e instabile posizionata al di là delle Alpi. Come supponemmo in precedenza, si è isolata una zona ciclonica alle quote dell’atmosfera, ovvero si è formata la goccia fredda che sta penetrando all’interno del Mediterraneo. Pian piano scivolerà sul comparto balcanico-ellenico, liberandoci dal maltempo.
Finalmente un po’ di spazio per l’Alta Pressione:
per circa due settimane il Continente Europeo è stato coinvolto nelle maglie di un’ansa ciclonica imponente. L’Alta delle Azzorre si è vista costretta ad arretrare in Atlantico, mentre quella Africana è tornata nelle lande di propria compentenza. Affinché potesse mutare l’impianto circolatorio occorreva che la struttura depressionaria allentasse la presa e così è stato. Ora che si sta indebolendo, si comincia a intravedere una rimonta anticiclonica sul comparto occidentale.
L’Atlantico ci darà una mano:
ovviamente quando si ha a che fare con l’Anticiclone africano è perché in Atlantico si sta verificando un calo dei geopotenziali. Vuol dire che andrà ad affermarsi una circolazione ciclonica che approfondendosi in quelle zone indurrà la spinta dinamica dell’Alta Pressione.
Si conferma un’Estate d’eccessi:
l’arrivo dell’Africano non farà altro che sospingere la colonnina di mercurio verso l’alto. Una risalita repentina nelle regioni Meridionali e sulle Isole Maggiori, mentre altrove è tutta da valutare. Sardegna e Sicilia, allo stato attuale, sembrano le due regioni che andrebbero a sfondare la soglia dei 40°C.
Le possibili incognite:
l’impianto evolutivo dipenderà imprescindibilmente da come si disporrà la saccatura in Atlantico. Alcune proiezioni, tra cui ad esempio quelle del Centro di Calcolo Europeo, indicano una certa ingerenza ciclonica verso le regioni Settentrionali. Qualora prevalesse questa tesi, la canicola si limiterebbe alle regioni succitate ma ciò non toglie che anche altrove si torni su valori prettamente estivi. Certo il Nord Italia potrebbe subire gli effetti di una maggiore variabilità.
Focus: il tempo sino al 09 agosto 2011
La settimana, l’ultima di Luglio, chiuderà i battenti in compagnia della variabilità o dell’instabilità. Domenica dovrebbe transitare l’ultimo impulso, dopodiché la goccia fredda si trasferirebbe in direzione Balcani e sull’Italia subentrerebbe una propaggine anticiclonica.
Propaggine anticiclonica proveniente da ovest, dalla Penisola Iberica, ma sarebbe soltanto l’antipasto verso una più corposa rimonta ad opera dell’Alta Pressione Africana. Nella prima settimana d’Agosto tornerà l’Estate, un’Estate che potrebbe farci soffrire ancora per il troppo caldo.
Evoluzione sino al 14 agosto 2011
Stante le attuali proiezioni è possibile che la fase Africana si riveli transitoria e con l’apertura della seconda decade d’Agosto potrebbe ripristinarsi una circolazione più mite d’origine Atlantica.
In conclusione.
Agosto sembra voler cominciare come Luglio. Anche all’epoca arrivò, a fasi alterne, l’Anticiclone Africano. Poi dovette abdicare a favore dell’Atlantico e viene da domandarsi: sarà così anche stavolta?