Mentre in radio si susseguono le “hit” del momento, la realtà meteo climatica stagionale è ben altro.
Fin dallo scorso giugno – tralasciando quel che accadde a maggio – si diffusero nell’aria note estive assordanti. Note provenienti da sud, dall’Africa subtropicale, da quell’area del continente dove le alte temperature sono all’ordine del giorno.
Credevamo che peggio del 2003 non ci fosse nulla, invece abbiamo avuto l’ennesima riprova che il clima è cambiato. E’ cambiato in negativo, perché fa sempre più caldo. Ieri, se ci seguite avrete letto senz’altro l’articolo del collega Mauro Meloni, la temperatura media in Italia ha superato 29°C! Neppure nel 2003 si arrivò a tali estremi, forse nemmeno nel luglio del 1983.
Ma c’è anche un’altra nota: quella dei break. Già, le pause… ci furono a giugno, poi a luglio, ora ad agosto. Perché la prossima settimana, possiamo confermarlo, le temperature prenderanno un bel ceffone precipitando verso il basso. Non solo. Come scritto ieri, i modelli previsionali cominciano a fiutare un peggioramento. E attenzione: i contrasti termici che andranno a scatenarsi potrebbero causare temporali particolarmente violenti e vedremo eventualmente su quali regioni.
Insomma, l’estate degli eccessi è destinata a proseguire ed è bene non illudersi: il decadimento stagionale, benché l’età avanzi inesorabile, è lontanissimo…