Il mulinello di bassa pressione, in spostamento sulla Penisola Ellenica, perde smalto avviandosi al graduale colmamento. L’influenza instabile sulle regioni meridionali italiane va così diminuendo, ma permarrà ancora per qualche giorno l’eco dei venti settentrionali, che attualmente spazzano ancora i bacini centro-meridionali attorno all’Italia, in particolare l’Adriatico.
Queste correnti da nord trasportano masse d’aria decisamente fresche, rallentando il rialzo termico che è sopraggiunto invece rapido al Nord e sulle zone tirreniche, maggiormente protette da questa ventilazione. L’intensità del vento deriva dalla differenza di pressione (gradiente barico) fra l’ala anticiclonica che spinge in modo sempre più deciso sull’Italia, rispetto ai rimasugli della ciclogenesi ormai collocata sul Grecia.