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Lento miglioramento meteo, vortice in fase d’esaurimento

di Maccelli Roberto
18 Dic 2007 - 20:18
in Senza categoria
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Suggestiva immagine della recente ondata di freddo: ecco come si presentavano domenica 16 Dicembre i sassi del litorale di Giovinazzo (BA), ricoperti da un candido manto nevoso. Quest'oggi invece la neve si è spinta fino alle coste su alcune zone della Riviera Romagnola. Foto a cura di
Il furibondo vortice gelido, che ha portato una botta di freddo dai connotati assai notevoli per il periodo, è in fase di progressivo indebolimento bloccato nella sua posizione sul medio-basso Mediterraneo Centro-Occidentale.

Nelle ultime 24 ore la vitalità del Vortice si è parzialmente spenta, in quanto si è fratturato in due tronconi distinti: un primo nocciolo si è ulteriormente spinto, con moto retrogrado, in direzione della Penisola Iberica e del Golfo di Biscaglia.

In queste zone troverà nuovo vigore in quanto andrà prestissimo ad unirsi con un’area depressionaria presente al largo del Portogallo. Tale depressione tenderà così ad accentuarsi, incentivando un richiamo sciroccale perturbato in direzione del Mare di Alboran, Stretto di Gibiliterra e l’intera Penisola Iberica.

Il secondo nocciolo ciclonico è quello invece presente poco ad est della Sardegna, sia in quota che a livello del suolo, in lento colmamento a causa dell’ingombrante presenta anticiclonica più a nord, che ormai preme per invadere il settore del Mediterraneo Centrale.

Il vortice è ancora dotato d’aria piuttosto fredda in quota, capace di generare contrasti piuttosto vivi, specie su alcuni settori del Centro-Sud, anche se l’area ricoperta dalle nubi collegate all’area ciclonica appare sempre più ristretta.

La posizione del perno sul Tirreno determina infatti l’influenza del ramo freddo, con associate piogge e rovesci sparsi, fra le coste del medio-basso Lazio e della Campania fino alla Sicilia nord/occidentale, mentre l’occlusione giunge ancora sul lato orientale della Sardegna, regione colpita anche in mattinata da frequenti precipitazioni.

Il flusso orientale risucchiato ancora dall’area Balcanica determina peraltro l’insistenza di intensa nuvolosità da stau sulle regioni adriatiche, a causa dell’addossamento di tali masse d’aria lungo i versanti appenninici esposto, con precipitazioni che assumono carattere nevoso fino a quote collinari.

Per lo stesso motivo, nubi tendono ad addossarsi anche al Piemonte occidentale ed a parte dell’Emilia Romagna: su quest’ultima regione in mattinata si è verificata qualche precipitazione nevosa fino a quote di pianura, addirittura vi è stata una lieve spolverata bianca su alcune zone litoranee della Riviera Romagnola, fra le quali Rimini.

Sul resto del Nord prevale invece il bel tempo, grazie al graduale rinforzo dell’Anticiclone, i cui massimi restano sempre centrati in corrispondenza del Mare del Nord, della Danimarca e della parte meridionale della Penisola Scandinava.

L’insistenza dell’aria fredda per più giorni ha determinato un ulteriore calo termico dei valori minimi sulle aree del Nord ove il raffreddamento è stato favorito per irraggiamento dal cielo sereno. Picchi inferiori ai -5°C si sono registrati su alcune aree pianeggianti, mentre valori al di sotto dei -10°C hanno interessato alcuni fondovalle delle Prealpi Venete, fino a bassa quota.
Il miglioramento deciso su tutto il nostro Paese, atteso nel corso delle prossime 24-48 ore, sarà determinato da una dinamica già piuttosto chiara; anzitutto l’insidioso vortice tirrenico perderà ulteriormente d’intensità spostando il proprio centro verso il Mar Ionio.

Nel contempo, il perno della vasta area di Alta Pressione Continentale tenderà a far traslare il proprio centro motore in direzione del cuore centrale dell’Europa e della Penisola Balcanica. Tutta l’Italia verrà così inglobata dalla protezione anticiclonica e gradualmente giungerà aria più mite nord-africana in direzione della Sardegna, conseguenza diretta di un dislivello barico dovuto al lento avvicinamento depressionario verso la Penisola Iberica.

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