Un modesto cuneo anticiclonico subtropicale, che si estende dall’Africa occidentale alla Castiglia, crea un forte gradiente termico orizzontale, sia al suolo che in quota, tra le zone meridionali e sud-orientali della Spagna e quelle settentrionali e nord-occidentali.
L’Andalusia e la Murcia sono interessate da una massa d’aria africana, secca e molto calda, mentre la Cantabria, le Asturie e la Galizia, godono di un decisamente più fresco ed umido flusso atlantico.
Si passa così dai 19-21°C di massima di Santiago di Compostela, La Coruna, Vigo, Aviles, Santander e San Sebastian, ove il cielo si presenta nuvoloso e con frequenti piovaschi (33.4mm a San Sebastian nelle ultime 48 ore), ai 37-40°C di Malaga, Murcia, Siviglia e Cordova, ove le giornate sono soleggiate e torride.
Al suolo, quindi, il fenomeno è esacerbato dal riscaldamento solare non omogeneo e dalla mitigazione marittima, la quale risulta più intensa sulle aree atlantiche, ove l’acqua misura 16-18°C a 2 metri di profondità, rispetto a quelle che si affacciano al più caldo Mediterraneo (24-27°C negli stessi parametri di misurazione).
Nella libera atmosfera, a 850hpas (circa 1500m), lo scarto termico è naturalmente inferiore, ma, comunque, rilevante, passando dagli 8°C della Galizia ai 22°C dell’Andalusia sud-orientale e della Murcia.
Queste differenze, seppure in questi giorni siano ancora più marcate del solito, contraddistinguono tutta la stagione calda iberica. Nel Sud iberico, infatti, le temperature medie massime dei mesi più caldi oscillano attorno ai 35°C, e solo Malaga in questo periodo sta registrando temperature di 10 gradi oltre la media, ma con un umidità relativa bassissima, a causa della pressione più elevata sulla Meseta rispetto al Mare di Alboran e del conseguente vento sinottico da nord con leggero effetto favonico dato dalla presenza della Sierra Nevada (o per meglio dire del Sistema Betico). Per contro al Nord le medie oscillano attorno ai 22-23°C, e solo nelle città più distanti dall’Oceano come Santiago o Oviedo superano i 24°C. Le temperature attuali sono dunque solo un paio di gradi inferiori alla norma.
Queste masse d’aria così diverse tra loro si scontrano spesso nelle regioni del Nord-Est iberico, tra i Paesi Baschi, la Navarra e lungo tutta la valle dell’Ebro, nell’entroterra catalano, fino alle Sierre tra Aragona e regione valenciana, dando origine a violenti temporali, come accaduto anche in questi ultimi giorni.