L’enorme crepa che corre lungo la banchisa antartica ha creato non poche apprensioni nella comunità scientifica e in particolare nei climatologi, ma forse quanto sta accadendo sulla piattaforma Larsen C, sulla penisola settentrionale antartica, non dipende dai cambiamenti climatici. Potrebbe essere solo una delle diverse possibili cause.
“La forza trainante è tutta geometrica e evidenzia un adattamento del ghiaccio alle diverse condizioni climatiche”, ha dichiarato Heidi Sevestre, glaciologo presso l’Università di S.Andrea, in Scozia. Sevestre ha trascorso sei settimane in Antartide, nel 2015, accampato insieme ad altri ricercatori all’interno di tende riscaldate e dotate della strumentazione necessaria per gli studi.
Le crepe farebbero parte della vita naturale di una piattaforma di ghiaccio. Si tratterebbe di una normale risposta alle sollecitazioni geometriche, a seconda della velocità di movimento del ghiaccio stesso. Va detto che la crepa sta procedendo a un ritmo più veloce del normale ed è questo elemento desta preoccupazione negli studiosi.
Un’altra piattaforma, la Larsen B, è quasi interamente scomparsa per il medesimo processo che sta portando alla destabilizzazione della Larsen C.