Alta Pressione zoppicante:
le fragilità anticicloniche verranno messe in mostra nel corso del weekend. L’azione erosiva comincerà nel fianco occidentale e verrà attuata da spifferi instabili provenienti dall’Atlantico. Si tratta di masse d’aria umida riconducibili alla saccatura che nelle ultime 48 ore si è affacciata sulla parte settentrionale della Penisola Iberica.
Cenni di crisi al Centro Sud:
gli effetti dell’indebolimento anticiclonico si avranno principalmente nelle regioni Centro Meridionali e nelle Isole Maggiori. L’Alta Pressione, infatti, andrà a posizionare i suoi massimi in prossimità delle Alpi e così facendo proverà ad espandersi verso l’Europa orientale. Un tentativo che riuscirà, almeno in parte. Ma le ricupercussioni, qui da noi, saranno di diversa natura.
Analizziamole insieme:
anzitutto le regioni Settentrionali rientreranno a pieno titolo all’interno della protezione anticiclonica, il ché vuol dire che le condizioni meteo resteranno in genere stabili e soleggiate. Al Centro Sud, Isole comprese, continuerà a manifestarsi una certa instabilità perché arriveranno spifferi d’aria fresca dai quadranti orientali. Pian piano, la struttura anticiclonica dovrebbe riposizionarsi e trasferire il fulcro sull’Europa centro settentrionale.
Quali saranno gli effetti?:
L’aria fresca, persino un po’ fredda, che scenderà dalla Russia Europea potrebbe insinuarsi prima sui Balcani e successivamente sull’Italia. Verrebbero coinvolte anche le regioni Settentrionali, con conseguente parziale destabilizzazione.
Si formerà una goccia fredda?:
Cominciamo col dire che i principali Modelli, ovvero l’americano GFS e l’europeo ECMWF, sono concordi nel posizionare la struttura anticiclonica in quella parte d’Europa. Così come sono d’accordo nel vedere un afflusso d’aria fresca dirigersi in Italia. Dopodiché intraprendono strade differenti. Il modello del nostro Continente ci propone una situazione affascinante, ovvero la formazione di un’ampia goccia fredda nel cuore dell’Italia. Qualora dovesse realizzarsi quest’ipotesi, il meteo registrerebbe un severo peggioramento di chiaro stampo autunnale.
Focus: evoluzione sino al 06 ottobre 2011
La graduale accentuazione dell’instabilità sui principali rilievi indicherà una relativa fragilità anticiclonica. Fragilità che verrà messa in mostra tra domenica e i primi giorni settimanali, quando le regioni Centro Meridionali e le Isole dovranno patire maggiori precipitazioni indotte dall’intrusione di spifferi di varia natura: prima da ovest e poi da est. Col passare dei giorni assisteremo alla ridisposizione dei massimi anticiclonici, che come detto dovrebbero portarsi sull’Europa centro settentrionale.
Pian piano un afflusso d’aria particolarmente fresca, se non addirittura fredda, si dirigerà verso il Mediterraneo centrale. Il contrasto col mare ancora caldo potrebbe condurre alla formazione di un’area ciclonica ampia e persistente. Le condizioni meteo potrebbero così registrare un netto peggioramento, il tutto accompagnato da un crollo delle temperature. E’ evidente che stiamo considerando come plausibile l’ipotesi tracciata dal modello ECMWF.
Evoluzione sino al 11 ottobre 2011
Abbiamo ragione di ritenere che se dovesse concretizzarsi il succitato peggioramento, verrebbe a crearsi un varco al di sotto del sistema anticiclonico. Un varco che in seguito potrebbe essere sfruttato dall’introduzione di sistemi frontali di origine atlantica.
In conclusione.
Non possiamo far altro che confermare quanto dicemmo in occasione dello scorso editoriale, ovvero la comparsa di inequivocabili cenni Autunnali. Aggiungiamo, sarebbe anche ora!