Colpo di coda invernale?
Quesito più lecito, dato il tipo di fenomeni che si stanno manifestando. Lungo la dorsale appenninica sta nevicando attorno ai 1000 metri e in qualche caso si è andati persino al di sotto. Le temperature, ovviamente, si sono orientate su valore che poco hanno a che fare col cuore della stagione primaverile. Tuttavia non è la prima volta che ad aprile si verificano situazioni di tal genere.
Il perché dell’attuale scenario:
come anticipato nei precedenti editoriali, sull’Europa orientale si è andata ad isolare un nucleo d’aria fredda proveniente dall’Artico Russo. Scivolato verso sud, si è posizionato dapprima sui Balcani ed ora lo ritroviamo tra la Grecia e lo Ionio. Inevitabili le ripercussioni sul nostro Paese. I freddi venti orientali esaltano l’effetto stau lungo la dorsale appenninica, laddove le precipitazioni risultano intense sottovento assumendo come già detto carattere nevoso attorno ai 1000 metri.
Dinamicità primaverile:
la velocità con cui avvengono i cambi circolatori, in una stagione transitoria come la primavera, è sorprendente. Ed ecco che dopo il nucleo freddo, l’Atlantico si riprenderà la scena approfittando della mancanza di una figura anticiclonica tale da allontanare dalla nostra Penisola le minacce perturbate. In tal modo la depressione che andrà ad isolarsi a ridosso della Gran Bretagna avrà modo di estendere i propri tentacoli verso la nostra Penisola.
Dal Grecale al Libeccio:
un cambio circolatorio netto, rapido e che avrà effetti consistenti. Ovviamente il Libeccio è un vento più mite, ma anche umido e foriero di maltempo. Difatti precederà l’ingresso di una perturbazione atlantica che provocherà maltempo a partire dal nord Italia. Le temperature registreranno un rialzo repentino e si porteranno nuovamente su valori superiori alla norma. Tra l’altro al Sud Italia potrebbe manifestarsi un richiamo pre-frontale, il ché significa che si affaccerà anche un po’ di caldo.
Prospettive pasquali:
purtroppo ci vediamo costretti a confermare l’ondata di maltempo che si concretizzerà proprio tra Pasqua e Pasquetta ma stavolta dovrebbe penalizzare maggiormente le regioni Settentrionali e le Tirreniche. A seguire ancora tempo variabile o instabile, per ingerenze atlantiche piuttosto vivaci.
Focus: evoluzione sino al 29 aprile 2014
L’instabilità resisterà nelle regioni Adriatiche e meridionali sino a venerdì, apportando ulteriori acquazzoni, temporali e nevicate sui rilievi. Da sabato cambio di guardia, rapidissimo, come detto tornerà l’Atlantico e con esso una perturbazione che arrecherà maltempo consistente a partire dal Nord e in successiva estensione alle regioni tirreniche. Questo il quadro di Pasqua e Pasquetta.
Dopodiché avremo condizioni di tempo variabile o instabile, causa ulteriori ingerenze di natura atlantica che approfitteranno della mancanza di una figura anticiclonica in grado di porre rimedio alla ferita barica creatasi nel cuore del Mediterraneo.
Evoluzione sino al 04 maggio 2014
Non sembrano esserci sostanziali cambiamenti almeno sino a metà mese e forse addirittura sino ai primi di maggio. Anzi, non sono da escludere nuove ingerenze relativamente fredde provenienti dall’Europa nord orientale.
In conclusione.
Primavera che sembra avere tutta l’intenzione di mostrarci il lato più capriccioso, ma non possiamo dire che al momento siano mancati anche periodo di stabilità degni della bella stagione.