Godiamoci questo intervallo soleggiato e mite, in quanto già all’orizzonte si intravvedono i segni di un vistoso cambiamento. Infatti l’effimera alta pressione che ci interessa oggi è figlia del pesante rafforzamento della depressione islandese, che nella sua posizione al largo delle coste britanniche pompa aria calda verso di noi, sotto forma di un promontorio africano. sono gli ultimi colpi del anticiclone estivo africano che ci regalano e ci regaleranno ancora dei giorni di sole e caldo almeno fino a domenica.
Poi l’Atlantico, come è logico, sfonderà ancora e per l’inizio delle prossima settimana ci attende l’entrata franca di una depressione atlantica sul Mediterraneo. E’ presto per dare allarmi o fare allerte, ma la presenza di un’alta pressione a est a fare da blocco potrebbe ancora una volta favorire pesanti precipitazioni dapprima a nordovest e poi successivamente al sud, ed è proprio a sud che pare possa scaricarsi il maggior quantitativo di precipitazioni, ma come detto la situzione è ancora difficile da delineare, per cui rimandiamo ai prossimi aggiornamenti l’analisi di possibili pericoli idrogeologici.
Passando ivece all’analisi climatica, tengo a ribadire che l’influenza della depressione islandese si farà sentire ancora e la sua influenza per il mediterraneo è pericolosa non tanto ora, quando la contemporanea presenza di un anticiclone azzorriano basso potrà favorire anche periodi di tepore e di alta pressione, soprattutto a Ottobre, ma più in là nel proseguio dell’aututnno quando l’alta termica groenlandese, in formazione sempre più marcata, potrebbe favorire ponti meridiani in pieno Atlantico con l’alta oceanica e permettere l’entrata franca sul Mediterraneo della depressione islandese, con configurazioni ben note per la loro pericolosità (l’alluvione di Firenze è figlia di configurazioni del genere). Fortunatamente l’anticiclone russo pare in prossima ritirata per l’affermarsi in quella regione di un vortice polare sempre più aggressivo che già nei prossimi giorni potrebbe favorire l’ingresso vero dell’inverno in quella regione.
Una cosa è certa, e concludo, la presenza di una così forte depressione islandese in questo periodo potrebbe preludere a lunghi periodi di blocking atlantico in futuro. Per cui come al solito cerchiamo di cogliere in autunno segnali per il prossimo inverno e come sempre procediamo “step by step”.