Oramai non c’è troppo da meravigliarsi, se il freddo originatosi sulle pianure canadesi riesce a penetrare molto a sud, fino agli Stati Uniti meridionali.
Semmai ci sono da fare un paio di considerazioni, su questo evento tuttora in atto:
Il primo è che quest’inverno è stato più rigido rispetto a quello 2006-07 su buona parte degli States, non ovunque comunque.
Proprio il settore nord est è stato infatti in parte risparmiato dalle ripetute ondate di freddo avvenute quest’anno: New York presenta infatti al momento uno scarto di +1,6°C rispetto alla norma trimestrale invernale, ed un’altra località costiera come Atlantic City presenta uno scarto di +1,7C.
Più centralmente, invece, Chicago ha avuto un inverno lievemente più freddo, con -0,3°C, e Minneapolis ancora più freddo, con uno scarto di -1,5°C.
Già si era parlato in un precedente articolo della situazione dell’Ovest americano, che ha presentato complessivamente un inverno piuttosto freddo e ricco di precipitazioni.
Per cui si può dire che quest’anno le discese fredde canadesi hanno previlegiato i settori centrali ed Occidentali degli States, raggiungendo raramente la costa orientale.
La seconda considerazione da fare è che il freddo quest’anno sembra perdurare a lungo, almeno rispetto alle ultime recenti stagioni che presentavano un precoce inizio della Primavera, su queste zone.
L’ondata di freddo in atto in questo momento è del tipo “classico”, interessante cioè i settori orientali e meridionali, spingendosi fino alla Florida settentrionale, ove questa mattina si registrava una temperatura di -2,8°C a Cross City, in singolare contrasto con i +15°C misurati a Key West, nella Florida meridionale.
La temperatura è scesa fino a -7,8°C a New York, mentre Chicago è arrivato a -12,8°C.
Da segnalare infine che sul Mount Washington, nel New Hampshire, l’Inverno è stato appena più mite del normale, 0,6°C, e solo due volte il termometro è sceso sotto i -30°C, il 3 ed il 21 Gennaio scorsi.