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Lapponia “calda” e nevosa e Meseta al gelo

di Massimo Aceti
16 Gen 2005 - 19:01
in Senza categoria
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Un mare di nebbia copre il Lago di Garda, splende il sole sui monti (foto di Luca Sassetto). Nebbie e inversioni termiche hanno caratterizzato il tempo dell'ultima settimana in buona parte delle pianure e valli dell'Europa meridionale.
9 gennaio

Imperversano vento e pioggia nell’Europa settentrionale. Tutta l’Irlanda è sotto una bufera con vento sostenuto compreso tra 40 e 50 nodi (circa 70/90 km/h).

Pioggia e neve si alternano sulla costa norvegese, ma in Lapponia il manto nevoso si fa consistente: raggiunge i 59 cm a Muonio, i 57 a Sodankyla, i 53 a Rovaniemi (il paese di Babbo Natale). A Kevo nevica con estremi termici di -23.4/-13.3°C e l’accumulo “bianco” al suolo raggiunge i 43 cm.

Pioggia e vento anche in Gran Bretagna: a Eskdalemuir cadono 38 mm di pioggia con raffiche da sud ovest a 30 nodi (circa 50 km/h).

Fa caldo, molto caldo su tutto il comparto centro-settentrionale del continente, con valori termici anche oltre 10°C sopra la norma. A Mosca la temperatura minima della notte fa registrare +4°C, 15 in più della media attesa in gennaio.

Protetta dall’anticiclone delle Azzorre, la parte meridionale del continente è il regno delle nebbie e delle inversioni termiche. Particolarmente evidenti quelle della Meseta spagnola e del vicino entroterra portoghese. Giornata di ghiaccio a Valladolid (-4.0/-0.8°C) e a Lerida (-1.3/-0.5°C), Madrid scende a -5°C.

Di nuovo valori eclatanti in Turchia: Erzurum tocca i -32.6°C, Kars i -29.0°C. La capitale armena Yerevan raggiunge i -19.2°C.

La regione artica russa sperimenta i minimi barici del continente: 971 hPa si misurano a Vytegra, mentre i massimi si portano sull’Europa centrale, esattamente a Innsbruck (1040 hPa).

10 gennaio

Consistenti nevicate si verificano nel nord norvegese e in Lapponia. A Tromso si accumulano 42 cm di neve al suolo, 62 a Kautokeino, ma i maggiori accumuli li troviamo in Svezia, fino a 86 cm a Hemavan. E’ una Scandinavia bianca al centro nord e molto calda e piovosa al sud: ad Helsinki estremi di -0.5/+6.5°C con pioggia, a Stoccolma addirittura +2.0/+9.5°C. E’ come fosse autunno e il vortice polare continua a sfornare depressioni a ripetizione che a dispetto del nome hanno un “cuore” caldo. Temperature minime oltre i 10 gradi si registrano su buona parte delle isole britanniche (Edimburgo +10°C, Londra +11.4°C).

Bisogna sempre andare al sud del continente per trovare il gelo. Eclatanti ancora una volta i valori sulla meseta spagnola: Leon -8.2/-3.0°C, Valladolid -7.0/+0.4°C, Burgos -9.0°C/+6.2°C, Braganca in Portogallo -4.7/+0.6°C.

Per contro +15.7°C si raggiungo all’aeroporto di Bonn/Colonia e ancora Mosca non riesce a scendere sotto lo zero (minima di +0.2°C). Sempre sugli scudi Erzurum capace di un -31.7°C.

11gennaio

Continua a nevicare nel nord Scandinavia, ma con temperature che via via si fanno più miti e che raramente si portano sotto i -10°C. A Tromso la neve accumulata al suolo è pari a 51 cm. In tutte le capitale nordiche (Oslo, Stoccolma e Helsinki) le temperature sia minime che massime sono abbondantemente sopra lo zero. Helsinki fa registrare estremi di +4/+8°C, normali in ottobre.

Solite pronunciate inversioni termiche nelle meseta, con temperature minime di -6.1°C a Madrid, -8.8°C ad Albacete, -10.0°C a Teruel, -6°C a Granada.

Finora l’abbiamo lasciata in disparte, ma anche in Polonia si sono registrate temperature anomalmente elevate per il periodo, con minime generalmente oltre i 5 gradi e massime in qualche caso (Danzica, Gorzow) sopra i 10. Anche qui da giorni le temperature rimangono molto oltre le medie del periodo.

Molta neve cade nelle regioni settentrionali della Russia, mentre Mosca, pur con temperature sempre molto elevate per la stagione, ha ancora 11 cm di neve al suolo.

Condizioni tempestose a Stornoway, Isole Ebridi: 962.2 hPa, vento a 138 km/h e 20 mm di pioggia di accumulo durante la giornata, ma temperature mitissime, con estremi di +5.0/+9.9°C.

12 gennaio

La depressione si approfondisce al largo delle coste norvegesi. A Bergen cadono 33 mm di pioggia con raffiche di vento a 100 km/h. Forti raffiche di vento, fino a 107 km/h anche alle isole Far Oer.
Diminuiscono nel frattempo di intensità le nevicate in Lapponia dove praticamente ovunque il manto bianco supera i 50 cm di spessore.

Se l’Europa centro settentrionale è alle prese con la pioggia e il vento, sempre sostenuto con raffiche anche oltre i 40 nodi (75 km/h) in Germania, la nebbia la fa da padrona nei Balcani abbassando in maniera consistente rispetto ai giorni precedenti le temperature massime, che in qualche caso rimangono attorno agli zero gradi (Belgrado +1.8°C, Zagrabria +1.8°C, Lubiana +2.2°C).

Nevicate con temperature miti continuano ad interessare le regioni russe a nord di Mosca. La capitale nuovamente fa registrare estremi termici autunnali: +2.5/+4.0°C.

13 gennaio

Questa volta ci occupiamo della Groenlandia, isola che per la verità è un po’ forzato considerarla europea. Da giorni è in questa zona che si registrano le temperature minime più basse del continente e non vi è nulla di strano. A rigor di logica proprio in Groenlandia, in Lapponia e nell’artico russo, si dovrebbero registrare le temperature più basse del comparto europeo. Tra le stazioni del circuito synop (ricordiamo ai lettori che questi articoli si basano su tali dati che non comprendono tutte le stazioni meteo di superficie) è Kangerlussuaq quella che fa registrare i valori termici più bassi, pari a -32.7/-22.8°C. Sempre in Groenlandia, nella zona più meridionale, esattamente a Prins Christian, si registrano le raffiche di vento più violente, con punte fino a 127 km/h e vento sostenuto (media su 10 minuti) a 74 km/h. Qui però gli estremi termici sono meno estremi e pari a -3.8/+0.7°C. Come si vede nemmeno in Groenlandia fa un gran freddo.

Da segnalare infine la giornata di ghiaccio con pioggia congelantesi a Zagrabia Pleso. Gran parte della piana danubiana è alla prese con nebbie e pioviggini gelate.

14 gennaio

E’ di 73 cm il manto bianco che copre la cittadina di Tromso nel nord norvegese, dove continua a nevicare con estremi termici di -2.8/-0.7°C. Ben 59.1 mm di pioggia cadono invece nell’islandese Vestmannaeyjar con estremi termici di +1.8/+6.4°C. Pioggia anche nella capitale Reykjavik.

Una notevole attenuazione del campo di alta pressione, pone fine anche alle forti inversioni termiche che avevano condizionato il tempo sulla Spagna per molti giorni. Le temperature minime si alzano anche di oltre 10 gradi, come a Valladolid dove la colonnina di mercurio non scende sotto i +7°C.

Escludendo le isole oceaniche appartenenti a Spagna e Portogallo, la temperature più elevata si registra nella turca Adana con +19.4°C, ma escludendo anche la Turchia e Cipro ci dobbiamo spostare nell’andalusa Jerez dove si registrano +18.8°C.

15 gennaio

Tornano temperature sotto i -20°C in Lapponia. Nella norvegese Kautokeino e nella svedese Arjeplog si registrano esattamente -20.6°C, mentre a Sodankyla in Finlandia si scende fino a -27.8°C (nella località svedese e in quella finlandese non durante la notte ma nel proseguo della giornata).

Pioggia e temperature miti insistono ancora nel comparto britannico. A Dublino estremi termici di +8.8/+13.0°C e pioggia debole.

Nel complesso nel continente però, per il periodo in esame, dal giorno 10 la temperatura ha cominciato a calare e dopo un massimo di +4.5°C (media di tutte le rilevazioni) ha raggiunto un valore di +1.6°C, perdendo quindi in 5 giorni circa 3 gradi.

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