Nel Pacifico nordoccidentale, la tropical storm Kalmaegi, alle 12 GMT di mercoledì era centrata a 20,3°N 123,5°E, circa 330 miglia a sudest di Taipei (Taiwan) e 450 miglia a nord-nordest di Manila, accompagnata da venti sostenuti fino a 100 km/h. Kalmaegi si muoveva verso nord-nordovest a 15 km/h. Contrariamente a quanto previsto nei giorni scorsi, la tempesta non ha investito direttamente l’isola filippina di Luzon, sulla quale tuttavia le piogge sono state torrenziali. La tempesta è prevista in ulteriore rinforzo, con raggiungimento dello status di tifone intorno alle 12 GMT di giovedì, e in spostamento verso nord. Kalmaegi dovrebbe quindi dirigersi verso Taiwan, transitando con il centro di bassa pressione poco a oriente dell’isola giovedì notte, apportando comunque piogge torrenziali e forte vento. Successivamente, Kalmaegi dovrebbe dirigersi verso nordest, indebolendosi, per raggiungere, attraversato il Mar Cinese Orientale, la Corea del Sud, nuovamente declassata a tempesta tropicale, tra sabato e domenica.
Dicevamo delle piogge torrenziali abbattutesi sull’isola di Luzon, nel nord delle Filippine, tra la seconda parte di lunedì, martedì e mercoledì. Tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 504 mm sono caduti a Laoag, 196 a Vigan, 195 ad Aparri, 109 a Baguio, 107 a Tuguegarao. Comprendendo anche le 24 ore precedenti, gli accumuli salgono a 697 mm a Laoag, 305 a Vigan, 250 a Baguio.
In Argentina, anche martedì il centro-nord del paese non ha vissuto davvero una giornata invernale. Ceres ha raggiunto ha raggiunto una temperatura massima di 33,8°C (19,3°C la media delle massime di luglio), Santiago del Estero si è fermata a 33,4°C, Presidencia Roque Saenz Pena a 32,4°C. Sopra i 30°C, tra le altre, anche Rosario (31,6°C, media 16,4°C), Tartagal (31,3°C), Catamarca (30,5°C), Cordoba (30,4°C). Segnaliamo anche 28,7°C a Buenos Aires-Ezeiza (media 15,4°C), 27,6°C a San Rafael (media 15,3°C), 26,7°C a Santa Rosa (media 14,7°C), 23,5°C a Trelew (media 12,1°C), 15,5°C a Comodoro Rivadavia (media 10,5°C).
Almeno 3 morti e 27 feriti: questo il bilancio delle inondazioni provocate dalle piogge intense che hanno colpito la provincia di Batna, in Algeria nordorientale. Numerose abitazioni danneggiate dalle acque, molte le strade interrotte, in parte perché invase dalle acque, in parte per caduta di alberi e linee elettriche sulle sedi stradali. Migliaia di ettari coltivati hanno visto i raccolti irrimediabilmente perduti. 18 mm sono stati registrati a El Kheiter tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 16 mm nello stesso periodo a Ksar Chellala. Nelle 24 ore precedenti, 12 mm a Batna e Oum El Bouaghi.
51 mm di pioggia sono caduti a Mosca tra le 19.30 el3 21.30, ora locale, di mercoledì 16 luglio, nel corso di un forte temporale.
Nella parte est del Pacifico Settentrionale, mercoledì alle 21 GMT l’uragano Elida era centrato a 17,0°N 117,8°W, accompagnato da venti sostenuti fino a oltre 165 km/h (categoria 2). La tempesta si muoveva verso ovest a 23 km/h. Nelle prossime 48 ore la direzione di spostamento di Elida dovrebbe rimanere invariata, mentre la tempesta dovrebbe indebolirsi gradualmente, rimanendo sempre in mare aperto, scendendo allo status di uragano di categoria 1 già alle 6 GMT di giovedì e a quello di tropical storm alle 6 GMT di venerdì.
Un’altra depressione tropicale, battezzata Fausto, si è formata sulla parte est del Pacifico Settentrionale. Mercoledì alle 21 GMT era centrata a 11,3°N 99,7°W, con venti sostenuti fino a 65 km/h, e si spostava verso ovest-nordovest a 21 km/h. Fausto è previsto spostamento verso ovest-nordovest ed in rinforzo nei prossimi giorni, con “promozione” ad uragano di categoria 1 sabato. Seguendo la traiettoria prevista, Fausto rimarrebbe sempre in mare aperto.