La situazione atmosferica, che vede nelle prossime ore ancora l’HP delle Azzorre lontano dalle coste europee, nei primi giorni della settimana entrante si sposterà, in maniera del tutto momentanea, verso le nostre regioni di nord ovest.
Tale evoluzione non garantirà la totale e piena stabilità per le aree di levante, centro meridionali adriatiche, poiché rimarrà in “stand by” una depressione basso balcanica che fungerà da catalizzatrice ad un nuovo impulso freddo proveniente dall’Europa settentrionale.
Parziale recrudescenza, quindi, delle condizioni atmosferiche nella giornata di mercoledì sulle centro meridionali di levante che potrebbero essere interessate da nuove manifestazioni nevose (quote 300/400 mt circa).
Dopo questa fase l’anticiclone atlantico subirà una probabile e decisamente più incidente interferenza del vortice polare che, lanciando un deciso cavo d’onda sull’Europa centro occidentale, causerà un netta regressione dell’area anticiclonica verso l’Atlantico centro settentrionale.
Si potrebbe palesare un graduale ingresso di detta depressione tra Spagna e Italia che, nella sua evoluzione, inizierà a richiamare correnti sud occidentali verso i nostri mari.
Quindi già dalla dal prossimo fine settima si potrebbe assistere ad un progressivo peggioramento delle condizioni atmosferiche per le regioni settentrionali con probabili manifestazioni nevose, date le attuali e basse temperature che si protrarranno per diversi giorni nei medio bassi strati, a prevalente carattere nevoso e in progressione dal settore occidentale a quello orientale padano.
Rimane, tuttavia, una notevole incertezza per le regioni centrali e soprattutto meridionali, zone che dovrebbero subire un più netto riscaldamento in quota data la disposizione delle correnti, quota/suolo, con orientamento deciso dai quadranti sud occidentali.
Attualmente si potrebbe diagnosticare neve, per le zone centrali, a 500/600 mt cira, ma la questione, non affatto semplice da decifrare e soprattutto determinata dallo spostamento di detta depressione, potrebbe far cambiare diverse cose.
Si propone quindi un nuovo e marcato “west shift” con possibilità di un decisivo “cut-off” verso la Penisola Iberica.
Questa rimane una prima proiezione da convalidare o rivedere nel corso dei prossimi giorni. In ogni caso molti segnali, sempre per il periodo sopra descritto (prossimo week end) sono per una “rivincita”, io mi auguro non “disastrosa”, per il nord della nostra Penisola. Condizioni estremamente favorevoli soprattutto per la catene alpina che vedrà dei “recuperi” circa il manto nevoso.