Canicola in ritirata:
l’Alta Pressione ha letteralmente fatto bollire l’Italia. Permangono condizioni di gran caldo al sud e in Sicilia, mentre nelle altre regioni stanno subentrando correnti più fresche (se tali le possiamo definire) che dall’Atlantico porteranno un po’ di refrigerio. Nel fine settimana vi sarà un ulteriore indebolimento anticiclonico, indotto dal passaggio di una perturbazione a ridosso dell’arco alpino. I venti si intensificheranno, le temperature torneranno in media e si svilupperà dell’instabilità sui principali rilievi.
Europa spaccata in due tronconi:
l’ondata di caldo si è propagata a nord delle Alpi, raggiungendo l’Ungheria, l’Austria, la Slovenia, i Balcani e i Paesi che si affacciano sul Mar Nero. Più ad ovest, invece, le depressioni atlantiche hanno provocato condizioni di maltempo lungo l’asse Britannico-Scandinavo. La confluenza tra l’aria calda africana e quella fresca atlantica, è avvenuta non distante dalle regioni settentrionali, non a caso nei versanti nord delle Alpi si sono sviluppati devastanti temporali.
Giusto definirla rinfrescata?:
Ci siamo posti il quesito perché è capitato di leggere alcuni commenti dei lettori, che sostenevano non si potesse definire tale un ritorno a valori termici in linea con le medie stagionali. A nostro avviso, però, è corretto considerarla una rinfrescata perché i venti secchi da ovest abbatteranno l’umidità e la sensazione percepita dal nostro organismo (considerando che si viene da qualche giorno d’afa sostenuta) sarà quella di una diminuzione termica più marcata.
Africa o Atlantico?:
E’ il rebus che cerca soluzione tra le varie ipotesi modellistiche. Nei giorni scorsi, lo rammenterete, si prospettava una rinfrecata agli esordi di luglio. Nelle ultime 48 ore, invece, abbiamo assistito ad una virata modellistica in direzione dell’Anticiclone Africano. La speranza che potesse prevalere l’Atlantico sta tramontando, sostenendo la tesi dei fautori dell’indistruttibilità di una struttura coriacea di matrice subtropicale.
Incubo afa:
ovviamente, se dovesse prevalere l’ipotesi africana, tornerebbe l’aria rovente sahariana e le temperature si riporterebbero su valori superiori alla norma. Attenzione, perché le proiezioni termiche vedrebbero, per i primi di luglio, un’anomalia termica della stessa portata dell’attuale. A creare problemi, purtroppo, sarà nuovamente l’afa.
Focus: evoluzione sino al 05 luglio 2012
Il tempo registrerà un parziale cambiamento nel fine settimana, quando oltre all’aria secca da ovest, si rivedrà qualche nube a carattere sparso. Annuvolamenti di maggiore consistenza interesseranno le zone di montagna, dove potranno svilupparsi dei temporali. Prima verranno coinvolte le Alpi, successivamente anche la dorsale appenninica. Le giornate climaticamente più gradevoli saranno quelle di domenica e lunedì, quando le temperature diurne difficilmente supereranno i 30°C.
Superata metà settimana, dovrebbe tornare in auge l’Anticiclone Africano. Si prospetta un weekend, a cavallo tra fiune giugno e il primo luglio, all’insegna del sole e del gran caldo.
Evoluzione sino al 10 luglio 2012
Le condizioni meteo della prima settimana di luglio, si avvarranno del supporto anticiclonico africano. Le temperature, lo si è detto, dovrebbero superare facilmente le medie stagionali e raggiungere punte superiori ai 35°C.
In conclusione.
Lo strapotere dell’Anticiclone Africano è tale che anche le perturbazioni sembrano destinate a soccombere. L’ipotesi “atlantica”, che tuttavia riteniamo non sia da considerarsi naufragata definitivamente, è passata in minoranza.