Siamo giunti di gran carriera all’ultima decade di Luglio, oggi è 20 e sinora non si può certo asserire che il mese sia stato clemente. Si ha la percezione del brutto tempo, giustamente, quando piove ed è nuvolo, quando invece c’è il sole e fa caldo si parla di belle, splendide giornate. Eppure, per molti, anche nelle migliori giornate estive, quando non si respira perché fa troppo caldo è c’è l’afa, vien difficile parlare di bel tempo. La calura persistente durata tre settimane, ma anche di più se consideriamo che iniziò a fine Giugno, non è stata apprezzata. Sarebbe stato meglio avere qualche grado in meno, o magari una minore umidità. Allora sì, magari, sarebbe stato più facile parlare di splendido tempo estivo.
Anche chi è andato al mare avrebbe forse preferito che facesse un po’ meno caldo. Il Mediterraneo ha raggiunto un livello termico inusitato, quasi paragonabile ai mari tropicali e di conseguenza quelle brezze che in altre circostanze avrebbe avuto effetto benefico, hanno finito per risultare un po’ fastidiose. Rammentiamo che in superficie i nostri mari hanno raggiunto picchi di 30 gradi, il che non è assolutamente normale. Valori termici che, lo avrete appreso da qualche notizia in giro per il web o ai telegiornali, ha portato in alcune zone un’invasione insolita di meduse.
Da ieri, però, è mutato qualcosa. E’ giunta, domenica, aria leggermente più fresca che oltre alla diminuzione delle temperature – anche se soltanto di qualche grado – ha creato i presupposti per il ritorno dei temporali pomeridiani. Prima al Nord, poi al Centro Sud. Temporali che spesso non si sono limitati solo ai rilievi, o al pomeriggio. Hanno interessato le città, si sono formati magari fin dal mattino. Ieri, per esempio, a quest’ora c’era già qualche fulminazione sul basso Adriatico e nello Ionio Settentrionale e le celle ci misero pochissimo tempo a dirigersi sul Salento e nella Calabria ionica.
Oggi va un po’ meglio. Non si notano nubi minacciose, però in qualche regione ci sono parziali addensamenti. Su Abruzzo, ed in Molise. Qualche annuvolamento è presente anche al Nord e ancora sulla Sardegna occidentale. Segnaliamo poi la presenza di qualche banco di nebbia proprio lungo la linea di costa insulare, ma anche su quelle della Sicilia sud occidentale. Nebbie che vengono dal mare e che ben presto si alzeranno e lasceranno posto ad una splendida giornata di sole.
Capitolo caldo. Come detto abbiamo registrato una diminuzione delle temperature, ma intendiamoci. C’è caldo. Anche ieri in Sardegna la colonnina di mercurio ha raggiunto i 36 gradi, 35 in Toscana e 34 su Lazio e Puglia. Valori al di sopra della media del periodo, ma in compenso la flessione dei tassi d’umidità ha fatto sì che l’aria fosse più gradevole. Respirabile. Oggi non vi saranno sostanziali variazioni, al più qualche altro lieve calo ed in particolare laddove agiranno numerosi i temporali.
Temporali quindi. Ve ne saranno anche oggi, e tanti. Dove? Lungo l’intera dorsale appenninica, con la sola esclusione delle zone più a nord e quindi su Emilia Romagna e Liguria. Dalla Toscana alla Calabria sarà un fiorire di nubi torreggianti e le precipitazioni associate potranno rivelarsi localmente consistenti. Talmente vivaci che la nuvolosità potrebbe riuscire a sconfinare nelle aree limitrofe e giungere temporaneamente sino alle coste.
L’instabilità si manifesterà anche nelle zone interne insulari, mentre sulle Alpi la cumulogenesi sarà un po’ meno minacciosa. Difatti la possibilità che si possano avere dei fenomeni sembra limitata ai rilievi del Piemonte, dell’Alto Adige e del Veneto. Tuttavia si tratterà di precipitazioni deboli e in rapido assorbimento. Di sera, poi, il tempo sarà migliore in tutta Italia, perché anche altrove si assisterà alla graduale dissoluzione della nuvolosità.