FINALE DI MAGGIO SCOPPIETTANTE Siamo agli ultimi giorni del mese che chiude il sipario sulla primavera meteorologica: un vivace cambiamento delle condizioni in meteo si va sviluppando per il momento sul comparto occidentale dell’Europa, a causa della discesa di una saccatura nord-atlantica, la quale ha trovato il varco per rompere lo scudo anticiclonico che si era insediato da qualche giorno alle medie e basse latitudini continentali.
L’affondo d’aria fredda, che accompagna la saccatura, è ben evidente sulle Isole Britanniche da quella nuvolaglia frammentata, all’immediato seguito del fronte proteso dal Golfo di Biscaglia al sud della Norvegia. La struttura ciclonica deve fare i conti con la resistenza dell’anticiclone, che domina il campo sull’Europa Centro-Orientale nonostante qualche fibrillazione instabile sul comparto balcanico. Un drastico peggioramento si è nel frattempo avuto tra la Penisola Iberica e la Francia Occidentale, dove si sono sviluppati intensi temporali, favoriti dal cedimento barico e dal contrasto ravvicinato di masse d’aria decisamente diverse.
I temporali sulle aree appena citate vanno infatti a contrapporsi con la risalita di masse d’aria ben più calde dai quadranti meridionali: temperature molto elevate si sono misurate tra l’est della Francia, il Belgio, l’Olanda e la Germania, con picchi massimi localmente superiori ai 30 gradi. Per comprendere l’entità del divario termico, basti pensare alle temperature sulle Isole Britanniche, che solo di rado hanno raggiunto o superato i 15 gradi. Clima decisamente invernale sui rilievi della Scozia, dove si sono misurate temperature di 0°C sulle cime poco oltre i 1000 metri d’altezza.