Dall’Autunno all’Inverno, all’Autunno. E’ il percorso intrapreso dalla stagione nelle ultime settimane, ma è anche normale se consideriamo che si tratta di una fase transitoria. Il Mediterraneo ha un clima temperato, perlomeno su vaste aree peninsulari. Altre sono invece maggiormente soggette a condizioni continentali, oggetto di escursioni termiche importanti e condizionate dalla lontananza da importanti specchi d’acqua. Ma diciamocelo, il nostro clima è bello soprattutto per la varietà di condizioni che in grado di proporci. Lo stesso Mediterraneo è in grado di modificare gli effetti di una semplice perturbazione, fornendo in questo periodo parte di quel calore accumulato durante l’Estate.
Ne abbiamo avuto riprova negli ultimi tempi. Le ultime 3 perturbazioni, tutte derivanti dall’azione artica, si sono rafforzate transitando sui nostri mari e le precipitazioni che hanno generato sono state la causa di innumerevoli disagi. Attualmente siamo ancora alle prese con gli effetti dell’ultima incursione Artica, che tra le 3 totali è stata la più consistente. La diminuzione delle temperature è notevole ed è tuttora in atto. Stamane la colonnina di mercurio ha fatto registrare valori prossimi allo zero in Val Padana, mentre in montagna si è scesi ben al di sotto poco oltre i 1000 m. Non è un caso che anche in Appennino sia caduta la prima neve stagionale.
Però in molte regioni è già evidente un significativo miglioramento. Al Nord le schiarite hanno cominciato a manifestarsi fin da ieri, poi è stata la volta della Toscana, dell’Umbria, del Lazio. Oggi tocca alla Sardegna, ove però continua a soffiare un freddo vento di Tramontana. Vento che sicuramente è una delle peculiarità di questa ondata di maltempo. Vento che su tutto il Centro Sud sta fluendo da N/NE e si accompagna a quella sensazione di freddo che in genere percepiamo durante i mesi invernali. Le variazioni termiche non saranno eclatanti, ci sarà solamente qualche leggero rialzo delle massime laddove il sole avrà modo di agire maggiormente.
Rialzo che dovrebbe proseguire nelle prossime giornate, soprattutto giovedì e venerdì. Di notte seguiterà a far freddo e sapete il motivo? L’ingresso di una propaggine anticiclonica porterà il bel tempo e stopperà il vento. L’aria fredda avrà modo così di depositarsi al suolo e nella prossima notte è probabile che si verifichino alcune gelate in Val Padana e nelle valli del Centro. Le variazioni alle temperature minime verranno registrare nel fine settimana, quando muterà l’impianto circolatorio.
Stiamo seguendo i movimenti barici in Atlantico e li osserviamo con una certa apprensione perché potrebbero avere forti ripercussioni nel tempo di Ogni Santi. Ieri, lo ricorderete, vi invitammo a seguirci nei vari aggiornamenti e fu un invito derivante dall’incertezza sul possibile interessamento peninsulare ad opera di un’ampia saccatura atlantica. Oggi è possibile trarre maggiori elementi di discussione è il più importante scaturisce dalla concordanza evolutiva osservabile nei più autorevoli Modelli di previsione.
Quindi, ricapitolando. Domani e dopo avremo condizioni di bel tempo. E’ vero, potrà esserci qualche velatura qua e là ed anche locali annuvolamenti. Però non pioverà e durante il giorno il clima sarà gradevole. Le succitate velature avranno una loro importanza venerdì. Fluiranno con maggiore vivacità al Nord e nelle due Isole e testimonieranno l’imminente cambio circolatorio. Sabato è probabile che in tutto il Nord Italia si abbiano condizioni di cieli nuvolosi e diverranno molto nuvolosi o coperti sui settori di ponente. Entro sera potrebbero arrivare delle piogge in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Nubi che sembrano destinate ad accrescersi anche al Centro e sulle Isole, mentre al Sud permarrebbe il bel tempo.
Ma come sarà il tempo domenica? Forse incerto. Anzi, al Nord e nelle Centrali tirreniche potrebbe risultare brutto e condizionato da piogge sparse e locali intensi rovesci. Instabilità in crescita anche su Sardegna e Sicilia e in seguito sui versanti ionici dell’Italia Meridionale. Lunedì il maltempo sembra invece poter coinvolgere maggiormente le regioni del Sud, ma ribadiamo la necessità di ulteriori aggiornamenti per valutare l’esatta traiettoria della nuova perturbazione.