L’osservazione mattutina del satellite è assai eloquente nel mostrare la configurazione barica proposta in sede titolare. Gran parte dell’Europa Centro occidentale risulta pressoché sgombra da nubi, mentre sulla Penisola Iberica, le coste del Nord Africa e le nostra Isole maggiori è possibile distinguere un ampio sistema nuvoloso.
Effetti legati a due figure contrapposte. Da un lato l’alta pressione oceanica, la cui propaggine orientale si spinge fin verso le nostre regioni. Dall’altro una vasta circolazione ciclonica in quota situata sulla Penisola Iberica ma parzialmente estesa fin verso il canale di Sardegna. Figura, quest’ultima, che andrà a porre un po’ d’interesse ai giorni che ci condurranno al prossimo weekend, allorché avremo nubi sparse e locali precipitazioni su Isole maggiori e Calabria meridionale.
Già stamane la nuvolosità risulta piuttosto compatta proprio sulla Sardegna, mentre al pomeriggio addensamenti consistenti sono attesi sui settori occidentali della Sicilia. Nuvolosità che sarà seguita da precipitazioni a carattere sparso, generalmente deboli ma che potrebbero risultare localmente di moderata intensità sul Cagliaritano e lungo la costa Sud orientale della Sardegna.
Locali addensamenti sono attesi anche su Ionio e basso Tirreno, tuttavia su Calabria e Puglia non sono previste precipitazioni. Il resto della Penisola godrà invece di un’altra giornata caratterizzata da cielo sereno o poco nuvoloso. In queste ore avremo copertura per la presenza delle nebbie, estese in Val Padana, valli alpine, prealpine ed appenniniche. Tuttavia è atteso un diradamento durante le ore centrali della giornata, allorquando il sole dovrebbe far capolino un po’ su tutte le regioni.
Per concludere, quella odierna rappresenta l’ultima giornata del mese di gennaio. Un mese prettamente invernale, segnato da pesanti anomalie termiche in senso positivo. Inutile negare il trend climatico votato al continuo riscaldamento, in contesti barici di persistenza che consegnano al Mediterraneo lunghi periodi anticiclonici a discapito delle precipitazioni. Se difatti si fa un gran parlare delle temperature sopra le medie stagionali, è bene rammentare che molte regioni, in particolare il Nord, soffrono pesanti deficit idrici che andranno poi a ripercuotersi sulle riserve idriche necessarie durante le stagione estiva.
È vero, siamo ancora a febbraio e l’inverno può tuttora considerarsi nel pieno della maturità, tuttavia è bene che se qualcosa deve accadere, che accada nell’immediato. Le mappe, ad onor del vero, prescindendo dagli scenari freddi desiderati da tanti, lasciano aperte le porte per un nuovo mese all’insegna della dinamicità barica. Ciò dovrebbe scongiurare lunghi periodi anticiclonici che, qualora si verificassero, andrebbero a chiudere una stagione invernale davvero ingloriosa.