Ci si avvia a grandi passi verso la conclusione dell’anno ed in tanti attendono con trepidazione l’avvento del 2007. Già da ora ci si chiede quali potranno essere le novità meteorologiche che verranno riservate alla nostra amata Penisola, nella speranza che si possa invertire un trend climatico dettato dalle forti anomalie termiche positive, dalla frequenza di eventi particolarmente violenti e dalla fine della siccità perdurante su troppe regioni.
Quel che potrebbe emergere dall’osservazione sommaria del tempo che fa andrebbe verso una direzione non proprio felice, tuttavia sappiamo bene che i cambi di marcia, anche repentini, avvengono talvolta senza il minimo preavviso. E così, anche se oggi siamo alle prese con un forte campo anticiclonico, non è detto che fra una settimana lo scenario possa essere diametralmente opposto.
Vi sono alcuni segnali che indicano un primo cambiamento ad inizio anno, visto più o meno significativo a seconda del modello osservato. Ma sarà bene tenerlo in debita considerazione, in quanto sintomo di un possibile sblocco che potrebbe condurci all’interno dell’inverno. Stagione, rammentiamolo, iniziata astronomicamente da nemmeno una settimana.
Si giunge così a quello che è il tempo attuale sulla nostra Penisola. L’osservazione satellitare è assai eloquente nel mostrare la persistenza anticiclonica sul bacino del Mediterraneo, con le perturbazioni costrette a scorrere a latitudini orientali ed occidentali. Eppure il vasto nucleo gelido sulla Russia Europea, al quale và ricondotta la colata fredda che ha portato la neve, seppure soltanto quale comparsa, fin verso il Medio Oriente, determina un progressivo cedimento del campo di alta pressione sul lato Nord orientale.
Inoltre vanno segnalate le deboli infiltrazioni umide oceaniche riscontrabili a Sudovest, determinanti nella formazione di quella blanda nuvolosità osservabile tra la Sardegna ed il Calatale di Sicilia. Nubi che, in giornata, potranno raggiungere le Isole, specie i settori meridionali, e le coste del basso Tirreno, segnatamente Calabria, Basilicata e Campania. Addensamenti sono attesi anche sul versante ionico della stessa Calabria. In tute queste zone non si esclude la possibilità di locali piovaschi, tuttavia confinati spesso al mare aperto.
Sul resto del Paese proseguirà il tempo stabile ma, come accaduto ieri, il nord dovrà fare i conti con la nebbia e col freddo. Rammentiamo che in simili situazioni anticicloniche sono frequenti le forti inversioni termiche che portano giornate di gelo anche durante le ore diurne. La coltre nebbiosa non permette difatti l’azione del sole ed ecco quindi che le massime fanno fatiche a portarsi su valori positivi.
Un fenomeno che, localmente, potrà interessare anche le valli interne appenniniche del Centro, mentre in collina e montagna, paradossalmente, farà meno freddo per la presenza del sole e per il freddo che permane nei bassi strati atmosferici. Concludiamo con le temperature, che non registreranno particolari variazioni, così come i venti, sempre deboli.