Le strutture depressionarie continuano nel loro incessante lavoro instabile sopra i cieli settentrionali europei. Le più importanti, Adheld a 968 hPa sopra i cieli scozzesi e Zoran a 997 hPa sopra i Paesi Baltici, vengono circondate da strutture secondarie molto agguerrite.
I fronti freddi dei cicloni di provenienza nordatlantica si infrangono contro il frangiflutti altopressionario eretto da Uschi che, con i suoi 1022 hPa, si è accampato esattamente al centro del Continente.
L’affondo freddo scandinavo erogato da Zoran trova nell’aggressione occidentale anticiclonica un elemento determinante per la sua dissoluzione.
Sul Mediterraneo si rende più corposa la risalita nordafricana (1020 hPa) trovando, sulle Regioni settentrionali italiane, il caldo abbraccio del settore meridionale di Uschi.
Il viaggio che l’anticiclone azzorriano ha effettuato durante questa settimana ha avuto come esito la stabilizzazione meteorologica europea. L’intero settore occidentale si mostra, all’immagine Meteosat mattutina, interamente sgombro da nubi, investendo anche l’ampio bacino mediterraneo sottostante.
Ad oriente permangono alcune leggere coperture nuvolose derivanti dalla ficcante intromissione scandinava di questi ultimi giorni, spostata progressivamente verso levante dalla poderosa spinta occidentale del bulldozer anticiclonico.
La limpida struttura vorticosa di Adheld sopra i cieli scozzesi si pone come promemoria al Continente, facendo temere nuove ondate instabili.